"L'uso eccessivo del cellulare può causare tumori alla testa"
E concludono: "Sulle scatole dei cellulari bisognerebbe scrivere 'Se non usato correttamente, nuoce gravemente alla salute'.
La sentenza di oggi contribuisce all'informazione sul tema e la questione riguarda anche i bambini, che sempre più utilizzano i cellulari.
Torino, 14 gennaio 2020 - Un nesso tra l'uso eccessivo del cellulare e alcuni tipi di tumore esiste.
Secondo il pronunciamento l'utilizzo prolungato del telefonino può causare tumori alla testa. (QUOTIDIANO.NET)
Ne parlano anche altri giornali
Parla infatti Alessandro Vittorio Polichetti, primo ricercatore dell’Istituto Superiore di Sanità. Il cellulare provoca il tumore? (Inews24)
La sentenza di oggi contribuisce all’informazione sul tema e la questione riguarda anche i bambini, che sempre più utilizzano i cellulari. «Sulle scatole dei cellulari - commenta Romeo - bisognerebbe scrivere "Se non usato correttamente, nuoce gravemente alla salute". (La Sicilia)
Ma, uno studio dell'Iss della scorsa estate sosteneva che non ci fossero prove a sostegno di questa tesi. La maggior parte degli studi, infatti, non ha registrato " un aumentato rischio oncologico tra chi usa il cellulare e la popolazione non esposta alle onde elettromagnetiche ". (il Giornale)
Secondo Ruggiero, è necessario quindi "fare delle ricerche con ampie casistiche per vedere quello che accade a distanza di anni". Hanno stabilito un precedente unico al mondo, arrivando ad individuare un nesso causale fra uso dei telefonini cellulari e tumori mai dimostrato da prestigiosi istituti scientifici internazionali. (Adnkronos)
Ai risultati degli "studi finanziati dalle aziende produttrici di telefoni cellulari – si legge nella sentenza – non può essere attribuita particolare attendibilità in considerazione della posizione di conflitto d'interessi degli autori". (Fanpage.it)
«Il caso Romeo contro Inail», spiegano i legali, «è il primo nella storia giudiziaria mondiale ad aver avuto sue sentenze di merito consecutive favorevoli per il lavoratore». La sentenza, nel 2017, aveva dato esito favorevole al lavoratore. (Gazzetta del Sud)
