Processo Stato-mafia: il boss Leoluca Bagarella morde un agente di polizia

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Il superkiller di Cosa Nostra Leoluca Bagarella. La notizia fa clamore, ma non sorprende in particolar modo.

Leoluca Bagarella è infatti la mente assassina dietro ai più atroci omicidi dello stragismo italiano di stampo mafioso.

La foto del suo arresto e le altre violenze. L’immagine in evidenza ritrae Leoluca Bagarella in manette, il 24 giugno del 1995.

Nel corso del delicato processo d’appello per la trattativa Stato-mafia, si è verificato un episodio di violenza da parte del cognato del boss Totò Riina (Thesocialpost.it)

Se ne è parlato anche su altri giornali

“A mio avviso si tratta solo di un gesto per attirare l’attenzione sulla questione dell’abolizione del 41 bis – ha commentato Aldo di Giacomo, segretario generale del sindacato di polizia penitenziaria – un’abolizione di cui si parla tanto e che ha terreno fertile in questo governo. (Silenzi e Falsità)

Resosi responsabile di diversi omicidi e di alcuni tra le violenze più gravi di Cosa Nostra, si trova nel carcere di Sassari in regime di 41bis. Imputato anche nel processo sulla trattativa Stato-Mafia, Bagarella avrebbe aggredito e morso all’orecchio un agente mentre veniva trasportato dalla sua cella in una stanza per la videoconferenza con il tribunale di Palermo. (Sassari Oggi)

Il boss è stato subito bloccato e ricondotto in cella. L’aggressione- come riporta l’Ansa- è avvenuta Bagarella si stava recando, accampagnato, nella sala delle videoconferenza, da lì avrebbe dovuto assistere a distanza all’udienza del processo in corso davanti alla Corte d’Assise di Palermo sulla trattativa Stato-mafia. (Stretto web)

Bagarella, cognato di Totò Riina e uno dei principali killer di Cosa Nostra, è stato successivamente medicato assieme al poliziotto, rinunciando a partecipare all’udienza. Momenti di tensione al carcere di Sassari, dove nella giornata del 16 gennaio il boss mafioso Leoluca Bagarella ha aggredito un agente di polizia penitenziaria con un morso all’orecchio mentre veniva trasferito dalla sua cella per poter assistere in videoconferenza ad un’udienza del Tribunale di Palermo in merito al processo sulla Trattativa Stato-Mafia. (Yahoo Notizie)

A compiere il gesto è stato il boss mafioso Leoluca Bagarella, nel carcere di Sassari dove sconta l'ergastolo con il regime del 41 bis. Sempre stamani si è appreso che alla corte d'assise d'appello è stata recapitata una lettera anonima con suggerimenti per approfondimenti investigativi. (PalermoToday)

"Ha gravi problemi e ormai da molti mesi - spiega - ho segnalato il caso al direttore della casa circondariale di Sassari e al magistrato di sorveglianza. L'avvocata auspica "che immediatamente siano eseguiti gli esami diagnostici e le visite necessarie a garantire la salute" di Bagarella. (Live Sicilia)