Autostrade - Rialzi in Borsa per le voci di un accordo con il governo

Quattroruote ECONOMIA

Il motivo dei rialzi sta, evidentemente, altrove e precisamente nella scommessa da parte degli operatori sulla possibile cessazioni delle ostilità tra il governo e Aspi, dovute alla procedura di revoca della concessione avviata dopo il crollo del Ponte Morandi di Genova.

Atlantia, la società che controlla Autostrade per l’Italia, vive da diversi giorni una fase positiva in Borsa, con rialzi che l’hanno portata a recuperare circa il 30% dai minimi, inferiori a 10 euro per azione, toccati a metà marzo. (Quattroruote)

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Atlantia: questo il valore di Autostrade per l’Italia. L’ultima ondata di acquisti è stata innescata dalla valutazione preliminare di Aspi elaborata dalle banche d’affari. Si tratta di una valutazione non lontana dai 12,5 miliardi con cui Allianz Capital Partner ha svalutato la quota del 6,94% in Aspi lo scorso anno. (Money.it)

Tutto ciò, secondo il quotidiano, a fronte di un riassetto nel capitale di Autostrade per l’Italia (Aspi) con Atlantia che scenderebbe sotto il 50% (intorno al 40% secondo La Repubblica). Anche oggi in gran spolvero Atlantia, al primo posto del Ftse Mib. (Finanzaonline.com)

Palenzona avvisa sul fatto che "è a rischio la sopravvivenza stessa di molti operatori" se l'emergenza durasse oltre il mese di marzo. "Le autostrade - si legge - stanno assistendo ad un crollo del traffico veicolare senza precedenti nella storia" che viene stimato in "circa l' 80% sull'intera rete". (7giorni)

Una prospettiva che permetterebbe anche ad Atlantia e Aspi di chiudere senza intoppi il bilancio 2019, al momento rinviato. Gli operatori puntano con forza su un accordo con l'esecutivo che contemplerebbe la discesa della holding dei Benetton sotto il 50% di Autostrade e l'ingresso di Cdp e F2i oltre che forse di altri fondi. (Il Sole 24 ORE)

Il mercato specula sul fatto che si arrivi a un accordo con il Governo sul tema della concessione Aspi, che contemplerebbe anche la discesa di Atlantia sotto il 50% in Autostrade, con l'ingresso di Cdp, F2i e di altri fondi infrasrutturali. (Yahoo Finanza)

In un incontro non confermato - ma altamente probabile - tra Paola De Micheli, titolare del dicastero competente di Infrastrutture e Trasporti, ed i rappresentanti della società, si sarebbe trovato l’accordo per chiudere il contenzioso sulle concessioni autostradali, argomento che trova radici nella tragedia del Ponte Morandi. (Automoto.it)