Conte perde la calma fuori dall'aula del Senato: "Che c'entra Di Maio?". Lo scatto di nervi spiega tutto

Liberoquotidiano.it INTERNO

Risponde così, Giuseppe Conte, brusco e visibilmente infastidito.

Ancora di più reggerle, alla lunga.

"Ma cosa c'entra Luigi Di Maio?".

Sarebbe interessante sottoporre la stessa domanda al leader grillino, che oggi alla Camera non ha applaudito al termine dell'intervento di Conte, in un clima gelido, e poi ha addirittura disertato il bis al Senato, trincerandosi alla Farnesina con alcuni dei ministri pentastellati. (Liberoquotidiano.it)

La notizia riportata su altri giornali

D'altronde il tema solletica le spinte pro-Carroccio che il senatore Gianluigi Paragone nemmeno nasconde: «Mi auguro che su questa impostazione emergano le differenze macroscopiche che ci sono tra il M5S e il Pd e quindi si finisca con questo governo». (Il Gazzettino)

Chiede di sapere “se Conte ha capito quello che faceva e ha tradito, oppure se non ha capito, perché tutto è possibile”. – Matteo Salvini non usa mezzi termini per esprimersi sul meccanismo europeo salva Stati. (Cronachedi.it - Il quotidiano online di informazione indipendente)

E alla fine non ha concesso nemmeno un applauso al premier (stessa posizione per la fedelissima Laura Castelli, viceministro dell'Economia), al contrario dei grillini D'Incà e Bonafede, visibilmente soddisfatti dalle parole del presidente del consiglio, come ha certificato l'applausometro. (Il Gazzettino)

Di Maio ha quindi auspicato un negoziato: “Non bisogna accelerare – ha ammonito – con negoziato si puo’ migliorare. (ITALPRESS) – “Un negoziato ha tutte le possibilita’ di migliorare questo trattato”. (Sicilianews24)

Tutto il governo impegnato a migliorare Mes". "Chi mi ha accusato di alto tradimento ha detto falso agli italiani". POLITICA (Roma). C'è un negoziato in corso, e tutto il governo è determinato a migliorare il trattato. (Alanews)

Il leader del 5 stelle è stato l'unico ministro tra i banchi del governo a non applaudire mai il presidente del consiglio. Cupo assorto nei suoi pensieri. (Il Mattino)