YouTube gli blocca il video perché parla di “bianchi” e “neri”, ma stava giocando a scacchi

Tech Fanpage SPORT

Il video incriminato risale a giugno dell'anno scorso e proviene da uno scacchista noto su YouTube: il giocatore croato Antonio Radić, noto sulla piattaforma come Agadmator.

Poche ore dopo la messa online del contenuto, YouTube l'ha rimosso bloccando anche l'intero canale per circa 24 ore, per aver pubblicato materiale "dannoso e pericoloso".

Il provvedimento è stato annullato in breve tempo, ma YouTube non ha mai fornito spiegazioni su quanto avvenuto

Una dimostrazione arriva da un caso di censura involontaria che si è verificato ormai l'anno scorso su YouTube, quando gli algoritmi del social hanno rimosso il video di una partita a scacchi senza apparenti motivi. (Tech Fanpage)

Se ne è parlato anche su altri media

Lo stesso Radic aveva pubblicato un video dove spiegava ai follower quanto accaduto, domandandosi quali criteri fossero stati applicati dalla piattaforma di proprietà di Google. I risultati ottenuti scandagliando personalmente ogni frase sono chiari: l’82 per cento non conteneva riferimenti razzisti, ma solo termini gergali come blocco, contrattacco e cattura. (Open)

Il protagonista è un 14enne salvato da 3 agenti di polizia quando aveva già perso i sensi ed era in ipotermia. Il ragazzino aveva perso i sensi ed era già in ipotermia. (LaPresse) E’ rimasto per ore bloccato in una palude ghiacciata ad Alloway Township, nel New Jersey meridionale. (LaPresse)

Vedere il razzismo dove il razzismo non c’è. Questa volta non è l’occhio umano a giocare brutti scherzi, ma un algoritmo di intelligenza artificiale (realizzato sempre da umani) che ha avuto da ridire su uno dei più seguiti canali di scacchi su YouTube (StartupItalia)

Il canale di Agadmator viene chiuso per contenuti Razzisti. Per rimanere informati sul mondo nerd, continuate a seguirci sul nostro sito DrCommodore.it e su Facebook, Instagram, Telegram, YouTube, Discord, Steam e Twitch (DR COMMODORE)

Il risultato non ha lasciato dubbi: l′82% non conteneva alcun riferimento razzista, ma soltanto termini gergali riferiti al gioco. Hanno proseguito scegliendone 1.000 che erano stati segnalati come inappropriati da almeno uno dei programmi e li hanno controllati personalmente. (L'HuffPost)

Ma se demandi tutto a una intelligenza artificiale, e la stessa ti banna per aver usato “neri contro bianchi” parlando di un incontro di scacchi, allora abbiamo un problema. (Bufale.net)