Gualtieri visita il Nalu Poke, il locale incendiato a Ostia

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Quello che dico è che vorrei l'aiuto di tutti quelli che amano Ostia come me, perché nulla va minimizzato, ma nemmeno enfatizzato.

Gualtieri visita il Nalu Poke, il locale incendiato a Ostia: “Un dovere essere qua” Il sindaco Gualtieri: “Sulle origini del rogo ci sono indagini in corso ma, qualunque sia la matrice di questo gesto, ci tengo a ribadire con forza che questa attività, così come tutte quelle gestite con lavoro onesto e operoso, non saranno mai lasciate sole”. (Fanpage.it)

Se ne è parlato anche su altri giornali

I nostri figli e nipoti hanno il diritto di scommettere sul loro futuro non solo all’estero o in altre città italiane ma anche qui a Roma, senza il timore che tutto finisca in un rogo mefitico e infernale Il Nalu Poké, locale progettato e gestito da quattro trentenni intraprendenti e estranei ai mille mali mafiosi di Ostia, è stato distrutto da un vero e proprio attentato nella notte tra giovedì e venerdì. (Corriere Roma)

Il locale si trova all’incrocio fra corso Regina Maria Pia e via Pietro Rosa. A sostenerlo, all’indomani del misterioso incendio che ha distrutto il locale «Nalu Pokè», è Monica Schneider Graziosi Canzano, coordinatrice dell’associazione lidense Fai Antiusura Ostia Volare Aps. (Corriere Roma)

La pokeria alla quale qualcuno ha dato fuoco da una fessura sul retro ha riacceso i fari sulla criminalità di Ostia. (Adnkronos) - Nella porta a vetri del Nalu Poke, incendiato all'alba di venerdì, c'è un fiocco rosa a dare speranza. (ilmessaggero.it)

Così scherzosamente il sindaco di Roma Roberto Gualtieri al titolare del locale dato alle fiamme all'alba di venerdì. Così all’Adnkronos il presidente del X municipio Mario Falconi, arrivato al Nalu Pokè di Ostia insieme al sindaco di Roma Roberto Gualtieri per manifestare solidarietà e un sostegno concreto ai giovanissimi titolari (Adnkronos)

“Il locale del Pokè a Ostia, sogno di noi trentenni contro ogni pregiudizio” di Luca Monaco. I giovani titolari si raccontano dopo l'attentato: "Mai avuto alcuna pressione. E questa è casa nostra: le cose ci andavano bene. (Repubblica Roma)

La pokeria alla quale qualcuno ha dato fuoco da una fessura sul retro ha riacceso i fari sulla criminalità di Ostia. Noi paura non ne abbiamo e non ne abbiamo avuta, semplicemente siamo stati pietrificati da tanto odio, forse l'invidia" (Adnkronos)