Siamo primi in Europa per giovani che non studiano né lavorano. Il triste primato dell'Italia

L'HuffPost ECONOMIA

L'Italia è maglia nera in Europa per i giovani tra i 15 e i 29 anni che non studiano, non lavorano e non sono impegnati in percorsi di formazione. La sconfortante sentenza emerge dai dati Eurostat riferiti al 2022. I cosiddetti Neet (Not in Education, Employment or Training) nel nostro Paese sono il 19% dei giovani nella fascia di età considerata; peggio di noi solo la Romania, con il 19,8%. Ma se si guarda al dato relativo ai soli uomini, l'Italia occupa un desolante ultimo gradino del podio con il 17,7%, dietro a Romania (14,5%) e Grecia (14,1%). (L'HuffPost)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Dal 2013, con l’eccezione dell’annus horribilis della pandemia, il dato è in costante diminuzione in Europa. Nel 2022 l’11,7% dei giovani tra i 15 e i 29 anni rientrava in questa categoria. (Virgilio Video )

Un record negativo a livello europeo e con un tasso in aumento. Giovani inattivi in Italia sono 1,6 milioni. (ilGiornale.it)

Un esercito di quasi 1,6 milioni di persone che non possono definirsi né disoccupati né inoccupati. Un giovane su quattro tra i 25 e i 34 anni è inattivo, cioè non cerca lavoro perché convinto di non trovare un’occupazione in linea con il suo percorso di studi e le sue aspettative. (Avvenire)

La Puglia e la Basilicata sono habitat ostili ai giovani che hanno voglia di fare, di creare un’impresa e di lavorare. È impietoso l’indice «youth-friendly», ovvero «amichevole con la gioventù», presentato ieri, a Roma, durante l’assemblea annuale dei Giovani Imprenditori di Confartigianato. (La Gazzetta del Mezzogiorno)

Per quel che riguarda leinvece si registra il secondo peggior risultato con il 20,5%, dietro alla Romania (25,4%) e davanti alla Bulgaria (17,4%). In base ai dati pubblicati da Eurostat riferiti al 2022. (LA STAMPA Finanza)

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