Crotone, morto un uomo vittima dell’agguato in un’agenzia funebre, ferito un altro

La Stampa INTERNO

Il parente del titolare, che stav eseguendo alcuni lavori all’interno dell’agenzia, è stato ferito in modo lieve alle gambe e si trova ora ricoverato presso l’ospedale San Giovanni di Dio.

La vittima si trovava insieme a un suo parente al’interno del negozio quando un uomo armato ha esploso nove colpi di pistola, colpendo le vittime alle gambe.

È morto uno dei due uomini feriti nell’agguato di questa mattina in un’agenzia funebre nel centro di Crotone (La Stampa)

La notizia riportata su altri giornali

Il parente del titolare, che stav eseguendo alcuni lavori all’interno dell’agenzia, è stato ferito in modo lieve alle gambe e si trova ora ricoverato presso l’ospedale San Giovanni di Dio. È morto uno dei due uomini feriti nell’agguato di questa mattina in un’agenzia funebre nel centro di Crotone (La Sentinella del Canavese)

Secondo una prima ricostruzione, la vittima, Mario Scarriglia di 45 anni, titolare di un negozio di onoranze funebri, sarebbe stato raggiunto da a (Approdo Calabria)

Medicato al vicino ospedale San Giovanni di Dio l'uomo è stato dimesso poco dopo. (LaC news24)

È lungo, infatti, l’elenco di criticità nella loro gestione contenuto nella Relazione sull’analisi delle procedure di gestione dei beni sequestrati e confiscati messa a punto dalla Commissione antimafia, presieduta da Nicola Morra. (Quotidiano online)

E quando Mario Scarriglia obiettava che «si possono chiarire le cose», Andrea replicava: «con i grandi sì, ma con i ragazzi no… la macchina come l’aggiusto, sparata». E quando il racconto prosegue con il riferimento al fatto che il piccolo avrebbe detto «papà, guarda, ho il sangue di zio», Mario Scarriglia si prostra (Quotidiano del Sud)

La vittima si trovava insieme ad un’altra persona, un suo parente, impegnata a svolgere dei lavori all’interno dell’agenzia che è stata ferita in modo non grave alle ginocchia. Scarriglia, titolare dell’agenzia teatro dell’agguato, è stato soccorso e portato in ospedale dove è deceduto. (Il Fatto Vesuviano)