Delega sulle politiche antidroga alla ministra antiproibizionista Dadone

Il Fatto Quotidiano INTERNO

Mario Perantoni, presidente della commissione Giustizia della Camera e deputato M5S, ha commentato gli attacchi dicendo che “la delega alla ministra Dadone ha aperto una gara a chi è più oscurantista, con punte di prepotenza notevoli.

Si passerebbe non all’uscita dal governo ma all’ostruzionismo totale su qualsiasi materia”.

Un governo che andasse avanti in questa direzione sarebbe un governo morto. (Il Fatto Quotidiano)

Ne parlano anche altri media

Proteste che il partito di Giorgia Meloni ha ribadito con forza oggi alla notizia della nomina, guidando un fronte contrario al quale si è ora unita Forza Italia. Un governo che andasse avanti in questa direzione sarebbe un governo morto" (TargatoCn.it)

Dopo il disegno di legge Zana contro l’omofobia e lo Ius soli è infatti questo il nuovo tema di contro. “Leggo che un tale Perantoni apre alla discussione di legge pro droga alla Camera. (Il Riformista)

Perché la Lega prima tace, poi con Salvini diffonde una nota per dire che «la droga, ogni droga, è morte. Così Meloni affonda il coltello, ma lo fa in due direzioni: contro Draghi, per la scelta. (Corriere della Sera)

Il centrodestra spara a palle incatenate contro l’attribuzione della delega alle politiche antidroga alla ministra 5 Stelle alle politiche giovanili Fabiana Dadone, l’unica cuneese a far parte del governo Draghi. (TargatoCn.it)

E' palese che ogni forza che siede in Parlamento, a partire dal Movimento 5 Stelle insieme con la ministra Dadone, si batta contro il traffico di stupefacenti portato avanti dalla criminalità organizzata. (LiberoQuotidiano.it)

Mentre Kepa si è subito calmato ed ha potuto fare ritorno sul campo di allenamento, Rudiger è stato portato negli spogliatoi e, dopo un confronto con il connazionale Tuchel, è stato mandato a casa. Il difensore tedesco è stato fino ad ora un pilastro della difesa del nuovo Chelsea di Tuchel (CIP)