Covid, nel 2020 mortalità più alta dal dopoguerra. Nel 2021 più morti al Centro-Sud

Quotidiano online INTERNO

– Nel 2020 la mortalità in Italia è stata la più alta mai registrata dal Dopoguerra in poi.

Se si considerano i soli mesi di marzo e aprile 2021 rispetto al 2020 i decessi riportati sono 21.004 rispetto ai 30.064 dei rispettivi mesi nel 2020

Considerando le variazioni nei tassi standardizzati di mortalità, poi, la mortalità ha registrato nel 2020 un aumento del 9%, rispetto alla media del quinquennio 2015-2019. (Quotidiano online)

La notizia riportata su altre testate

(Teleborsa) - Nelle ultime 24 ore sono stati registrati in Italiai al test del Covid-19, in calo rispetto ai 2.199 di ieri, mentre ledalle 77 del giorno precedente. Sono in isolamento domiciliare ci sono 164.530 persone (-5.362). (Teleborsa)

L'impatto maggiore sull'aumento della mortalità è stato rappresentato dal genere maschile (56,7%) e la fascia d'età su cui si riscontra un'incidenza maggiore di decessi Covid-19 è la fascia 65-79 anni. (Sputnik Italia)

Questo fenomeno ha determinato un alto valore del tasso standardizzato di mortalità generale, anche se, considerando questo indicatore, la regione con il più alto tasso di mortalità è stata la Valle D’Aosta. (LA NOTIZIA)

Lo stop imposto alle attività lavorative e agli spostamenti ha contribuito a modificare le condizioni economiche e le decisioni di spesa dei nuclei familiari. In questa serie di grafici mostriamo i principali trend sui consumi familiari del 2020, sia a livello di ripartizione geografica, sia a livello di composizione della spesa. (Lavoce.info)

La stima del contributo dei decessi Covid-19 alla mortalità generale conferma come l’impatto sia più marcato nel genere maschile. Se si considerano i soli mesi di marzo e aprile 2021 rispetto al 2020 i decessi riportati sono 21.004 rispetto ai 30. (Firenze Post)

È la contrazione più accentuata dal 1997 – anno di inizio della serie storica – che riporta il dato medio di spesa corrente al livello del 2000. Nel biennio 2012-2013, quando si registrò la flessione più ampia nel periodo considerato, il calo rispetto al 2011 era stato complessivamente del 6,4%. (Quotidiano del Sud)