Aborto, in Polonia è illegale: in vigore la legge. Chi altro in Europa?

Vanity Fair.it ESTERI

La norma che lo vieta anche in caso di malformazione del feto, è entrata in vigore in Polonia.

L’entrata in vigore è stata rimandata fino a ora a causa delle manifestazioni di protesta e anche delle critiche da parte dell’Unione Europea.

Ancora prima dell’entrata in vigore della legge che rappresenta una ulteriore limitazione della libertà delle donne, portate sempre di più verso la via dell’aborto illegale. (Vanity Fair.it)

Ne parlano anche altri media

"Si annuncia una notte difficile", ha detto Klementyna Suchanow, un'altra organizzatrice di Women's Strike, affermando che "tutta la Polonia si sta mobilitando, non solo a Varsavia. (L'Unione Sarda.it)

Nelle regioni arancione sono vietati gli spostamenti tra regioni e tra comuni (salvo comprovati motivi di lavoro, studio, salute, necessità, ed è sempre necessaria l'autocertificazione). Bar, pasticcerie e ristoranti sono chiusi ed è consentito solo l'asporto o la consegna a domicilio fino alle ore 22. (Yahoo Notizie)

E le strade si sono subito riempite di manifestanti, alcuni e alcune con indosso i fazzoletti verdi, simbolo del movimento per il diritto all’aborto in Argentina. La Polonia è scesa di nuovo in piazza contro il divieto quasi totale d’aborto. (Corriere della Sera)

Una stretta popolare che sembra quasi una risposta alla morsa orchestrata il giorno precedente dalle forze dell’ordine di fronte alla sede del Tribunale costituzionale, organo politico e politicizzato dietro alla sentenza choc ufficializzata questa settimana. (Il Manifesto)

E non voglio che mi si costringa a lasciarla - dice una delle manifestanti, scese in strada proprio davanti alla Consulta polacca -. Associazioni polacche hanno annunciato l'intenzione di proseguire le loro battaglie, assimilando le nuove misure a una violazione dei trattati internazionali contro tortura e crudeltà. (Euronews Italiano)

Mercoledì è entrata in vigore una controversa sentenza del tribunale polacco che impone un divieto quasi totale dell’aborto , scatenando proteste a livello nazionale che hanno portato migliaia di persone nelle strade nonostante le restrizioni del coronavirus. (Il Fatto Quotidiano)