Polonia, migliaia di donne in piazza a Varsavia contro la legge che vieta l’aborto

La Stampa ESTERI

La manifestazione partita dalla sede della Corte costituzionale si è spostata di fronte al quartier generale del partito ultra-cattolico «Legge e Giustizia». VARSAVIA.

Migliaia di donne – ma non soltanto donne – sono scese in piazza in Polonia dopo che il governo conservatore di Varsavia ha annunciato l’entrata in vigore della legge che vieta l’aborto.

«La Corte costituzionale ha presentato una motivazione scritta della sentenza sulla protezione della vita – ha fatto sapere il governo -. (La Stampa)

Ne parlano anche altri media

"Si annuncia una notte difficile", ha detto Klementyna Suchanow, un'altra organizzatrice di Women's Strike, affermando che "tutta la Polonia si sta mobilitando, non solo a Varsavia. (L'Unione Sarda.it)

Bar, pasticcerie e ristoranti sono chiusi ed è consentito solo l'asporto o la consegna a domicilio fino alle ore 22. Nelle regioni arancione sono vietati gli spostamenti tra regioni e tra comuni (salvo comprovati motivi di lavoro, studio, salute, necessità, ed è sempre necessaria l'autocertificazione). (Yahoo Notizie)

A Varsavia migliaia di cittadini hanno marciato verso il quartiere generale del partito di governo Diritto e Giustizia al grido di «Penso, sento, decido» o di «Libertà di scelta al posto del terrore». E le strade si sono subito riempite di manifestanti, alcuni e alcune con indosso i fazzoletti verdi, simbolo del movimento per il diritto all’aborto in Argentina. (Corriere della Sera)

Giovedì sera circa 150 persone - tra le quali anche Marta Lempart, numero uno dello «Sciopero nazionale delle donne» (Osk) - sono state tenute in scacco per almeno 7 ore da un cordone della polizia... (Il Manifesto)

La decisione decreta che tutti gli aborti in Polonia saranno vietati tranne nei casi di stupro e incesto , o quando la vita o la salute della madre sono considerate a rischio. (Il Fatto Quotidiano)

Pubblicata in Gazzetta ufficiale nella tarda serata di mercoledì, la misura è in Polonia ormai legge. Associazioni polacche hanno annunciato l'intenzione di proseguire le loro battaglie, assimilando le nuove misure a una violazione dei trattati internazionali contro tortura e crudeltà. (Euronews Italiano)