Belpasso,Sindaco su denuncia Condorelli: "una sola parola,orgoglio"

Sicilia Oggi Notizie INTERNO

Denuncia che ha contributo ai 40 arresti della scorsa notte, nell’ambito dell’operazione “Sotto scacco” e che ha portato alla disarticolazione del clan malavitoso Santapaola-Ercolano.

Tuttavia dopo gli anni 80-90, anni bui a Belpasso in cui la Mafia teneva sotto scacco l’imprenditoria locale, il vento è cambiato, ma non abbastanza.

Così, l’esempio di Condorelli infonde in noi tutti rinnovato coraggio, forza per scegliere sempre e comunque la strada giusta”

“Un esempio, quello di Giuseppe Condorelli – ha dichiarato il sindaco – che deve servire da monito per altre aziende, denunciare è l’unica soluzione per vincere e continuare a lavorare. (Sicilia Oggi Notizie)

Ne parlano anche altre testate

“Il nostro comune – ha continuato il sindaco – ha sempre perseguitato la via della legalità, tra le altre cose ci siamo sempre costituiti parte civile nei processi per mafia. Così Daniele Motta, sindaco di Belpasso, nel catanese, in riferimento alla denuncia contro il pizzo dell’imprenditore Giuseppe Condorelli, titolare dell’omonima industria dolciaria. (EcodiSicilia)

Secondo i racconti dei marittimi, all'arrivo della nave militare 'Alpino' e di un elicottero della Marina Militare, il militare libico sarebbe risalito sulla motovedetta, intimando ai pescatori di abbandonare la zona. (Yahoo Finanza)

“L’imprenditoria siciliana – aggiunge il Cavaliere Condorelli – è fatta da imprenditori onesti che lavorano in modo duro con dedizione e passione tutti i giorni e non vedo perché debbano denunciare (ilSicilia.it)

Solidarietà all'imprenditore anche da parte di Leoluca Orlando, prersidente di Anci Sicilia, " La denuncia di Condorelli è un atto coraggioso". Le indagini dell'operazione 'Sotto scacco' dei carabinieri del comando provinciale di Catania ha disarticolato tre clan legati a Cosa nostra etnea con 40 persone arrestate, 10 delle quali poste ai domiciliari. (Nuovo Sud)

Così ha detto Walter Verini, Capogruppo PD Commissione Giustizia, mostrando in Aula i famosi torroncini come gesto di solidarietà nei confronti di Giuseppe Condorelli, titolare del noto torronificio alle pendici dell'Etna, che ha denunciato ai carabinieri i tentativi di estorsione e le minacce ricevute nel 2019 dalle cosche mafiose catanesi. (Il Sole 24 ORE)

E al suo interlocutore che gli chiede “ma perché Condorelli non vuole pagare?”, lui replica “niente, gli ho messo le bottiglie, cose, niente…”. Come Condorelli, e tanti altri prima di lui, il tessuto imprenditoriale deve fare muro per non sottomettersi al ricatto malavitoso (CaltanissettaLive)