Cavallette, il fallimento della Giunta Solinas. Coldiretti: "Primo allarme nel 2019" - sardiniapost

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È lì che “tre anni fa si è registrata la prima anomala presenza di cavallette”.

Allora i nomi di Gabriella Murgia e Gianni Lampis, i due assessori che per tre anni hanno promesso e non fatto.

Sono in totale tre milioni e 500mila euro con zero risultati, vista la portata attuale del fenomeno

È cresciuta tanto, in tre anni, la porzione di territorio regionale dove sono arrivate le cavallette.

Luca Saba. (SardiniaPost)

Ne parlano anche altri media

«Sotto accusa - denuncia Coldiretti - è il sistema di controllo dell’Unione Europea con frontiere colabrodo che che ha lasciato passare materiale vegetale infetto e parassiti vari. E’ quanto emerge dal monitoraggio della Coldiretti su una invasione che si estende dal Piemonte alla Sardegna, dalla Lombardia al Veneto fino all’Emilia Romagna con danni alle produzioni e problemi per le persone. (Gazzetta di Parma)

Un danno ambientale, economico e sociale incalcolabile se urgentemente non si adotta un piano urgente, con leale collaborazione e unità d'intenti, tra Governo e Regione e altre Istituzioni, per prevenire e distruggere le covate" dichiara Salvatore Deidda, deputato di Fratelli d'Italia che dopo il sopralluogo e l'incontro con il Sindaco di Ottana, ha depositato una interrogazione con cui avanza delle proposte al Governo (YouTG.net)

E in effetti si tratta di una vera e propria emergenza, quella della Sardegna centrale, che sta causando ingenti danni alle aziende agricole del territorio. Lo afferma Andrea Vallascas, deputato di Alternativa, che ha presentato un’interrogazione al Ministro delle Politiche agricole e alimentari, Stefano Patuanelli, chiedendogli di “dichiarare immediatamente lo stato d’emergenza”. (Cagliaripad.it)

Quasi come in un passaggio biblico sulle sette piaghe d'Egitto, la Sardegna sta attraversando una crisi straordinaria, che si v ad aggiungere alla carenza d'acqua sistemica per la stagione ma, quest'anno, ancora più grave. (ilGiornale.it)

In questo momento, predatori naturali come il gheppio o il Mylabris Variabilis, un coleottero introdotto nel 1946 che "mangia le uova e, conseguentemente, limita la popolazione di cavallette", non sono sufficienti a contenere il fenomeno. (Repubblica TV)

Il voracissimo Dociostaurus è dunque straordinariamente fecondo, ma non solo: durante la fase “gregaria” è anche capace di trasferirsi in massa coprendo distanze di oltre un centinaio di chilometri, decisamente superiori a quelle che separano la Sardegna dalla Corsica, o quest’ultima dalla Penisola (Il Fatto Quotidiano)