Il governo Borne supera l'esame. Non passa la sfiducia per soli nove voti

AGI - Agenzia Italia ESTERI

Il governo francese di Elisabeth Borne si è salvato. La mozione di sfiducia presentata dal gruppo Liot, quella più pericolosa delle due presentate all'Assemblea Nazionale, si è fermata a 278 voti a favore. Ne servivano 287 per l'approvazione, che avrebbe comportato la caduta dell'esecutivo e l'invalidità della riforma delle pensioni. I l risultato è comunque negativo per il governo e il presidente Emmnauel Macron, in quanto una buona parte dei deputati gollisti, i Republicains, ha votato a favore andando contro le indicazioni del presidente del partito, Eric Ciotti. (AGI - Agenzia Italia)

Se ne è parlato anche su altri media

Quasi 1.500 manifestanti hanno marciato anche a Rennes, come riferisce Ouest France spiegando che nella località sono stati appiccati alcuni incendi. (Adnkronos)

La mozione di censura presentata in risposta all’utilizzo da parte del governo Macron-Borne dell’articolo 49.3 della Costituzione per far passare l’innalzamento dell’età pensionabile da 62 a 64 anni è stata rigettata per nove voti. (L'HuffPost)

Gli analisti parlano di un Paese spaccato mentre le violente contestazioni proseguono e attraversano la capitale Parigi ma anche altre città come Digione, Strasburgo e Lione. Con nove voti è stato approvato il contestato disegno di legge sulla riforma delle pensioni proposto dal presidente Emmanuel Macron, ma la Francia non si piega. (Vatican News - Italiano)

Assembramenti spontanei di protesta ovunque in Francia dopo la bocciatura in parlamento delle due mozioni di censura contro il governo per la contestata riforma delle pensioni. Parigi, 21 mar. (Tiscali Notizie)

Gli oppositori della riforma si riuniscono in Place Vauban, in mezzo a una forte presenza della polizia, dopo che il governo ha adottato la riforma delle pensioni in parlamento senza voto, utilizzando l'articolo 49.3 della Costituzione. (Tiscali Notizie)

Nella giornata di oggi Macron procede nelle consultazioni dei massimi rappresentanti dello stato e del governo: la premier Elisabeth Borne questa mattina, i presidenti di Assemblée Nationale e Senato, Yaël Braun-Pivet e Gérard Larcher, e i parlamentari della maggioranza questa sera. (Tiscali Notizie)