"Datemi i miei soldi", giovane nigeriana aggredita in Calabria

L'Unione Sarda.it INTERNO

Una giovane donna nigeriana, secondo i media calabresi, si riprende mentre chiede di ricevere il denaro per il suo lavoro in un ristorante di Soverato marina.

“Io non vado via, dove sono i miei soldi?”, dice la ragazza, che avrebbe lavorato come lavapiatti per un mese; l'uomo a cui si rivolge minaccia di chiamare i carabinieri.

Poi qualcuno dice "sta facendo la diretta su Instagram" e la reazione è violenta: urla e, sembra, calci e pugni. (L'Unione Sarda.it)

Su altri giornali

Episodi del genere non dovrebbero succedere e il buon senso e, soprattutto, il rispetto della persona dovrebbe andare al di là dei soldi e di ogni altra cosa. Al di là del caso pratico della cifra, di quello che doveva essere, non doveva succedere un episodio di violenza. (Gazzetta del Sud - Edizione Catanzaro, Crotone, Vibo)

La colpa, spiega la giovane ai microfoni di Repubblica, “aver rivendicato il pagamento delle reali ore lavorate – dieci al giorno, a volte anche di più – e non quelle fittiziamente indicate sul contratto. (StrettoWeb)

Pirroncello, insieme alla moglie Deborah, fanno parte di quella “categoria”, appoggiata da politici mafiosi, che si lamentano di non trovare personale per via del reddito di cittadinanza. In Calabria a questa gentaglia tutto è permesso perché da noi la Legge non esiste, o meglio la legge protegge questi infami, e umilia chi non può difendersi (Iacchite)

Sono arrivati – ha riferito Valentino – tanti messaggi di solidarietà e di disponibilità ad assumere questa lavoratrice, che sta già lavorando in un altro lido. Noi dovevamo essere qui perché intanto quel video non racconta una storia episodica, ma racconta la storia di tanti lavoratrici e tanti lavoratori del settore del turismo che non si vedono riconosciuti i loro diritti. (Corriere della Calabria)

Intanto, però, il video dell'aggressione postato in diretta su una pagina dedicata di un social network è diventato virale. Ha chiesto di essere retribuita per il lavoro prestato come lavapiatti ma ha ricevuto schiaffi e pesanti insulti. (ilGiornale.it)

24 anni, il volto provato dopo l'episodio di violenza inaudita che l'ha vista, suo malgrado, protagonista stamattina. Non c'è cifra che possa essere messa alla pari del rispetto della persona" (Gazzetta del Sud - Edizione Catanzaro, Crotone, Vibo)