Sciopero dei benzinai, qualche distributore potrebbe essere aperto. "Ma è illegale"

LA NAZIONE INTERNO

– Si cominciano già a vedere le file ai benzinai. Gli automobilisti iniziano a fare scorte in vista dello sciopero del 25 e 26 gennaio. La Commissione di garanzia ha confermato la sua regolarità, ma ha anche chiesto alle associazioni di categoria “di valutare l'opportunità di ridurre la durata complessiva della chiusura degli impianti”. Ma di fatto i benzinai hanno risposto picche. “Abbiamo già ridotto lo sciopero, da 60 a 48 ore”, dichiara Federico Valacchi, presidente di Faib Confesercenti Firenze (LA NAZIONE)

Ne parlano anche altri giornali

Dove fare rifornimento? Benché la cosa migliore da fare sarà senza dubbio quella di fare il pieno in anticipo, chi avesse bisogno di ulteriori rifornimenti potrà comunque - pur con qualche difficoltà - trovare un distributore aperto. (inSella)

Prime timide file ai distributori a Roma, a poche ore dall'inizio dello sciopero di due giorni dei benzinai, self service compresi, che per rete stradale e autostradale si concluderà giovedì 26 gennaio (rispettivamente inizio e fine alle 19 e alle 22). (Il Sole 24 ORE)

Ma per legge alcune pompe dovranno restare aperte: ecco quelle attive a Napoli e in Campania durante lo sciopero. (Fanpage.it)

Braccio di ferro con il governo sulla responsabilità dei rincari Non tutte le sigle aderiscono gli indipendenti annunciano che rimarranno aperti L’agitazione (La Provincia Pavese)

Lo so che non è stato lei a costruirlo, ma può essere lei a smontarlo. Dico smontarlo e non demolirlo, perché lo stesso potrebbe essere “riciclato” in altri luoghi o riciclato nel senso vero del termine. (Corriere di Lamezia)

Un’iniziativa grave, che danneggia i consumatori già in difficoltà a causa dei rincari. Al problema della trasparenza sui prezzi si aggiunge la questione maltempo, che in alcune regioni rischia di trasformarsi in emergenza. (Frosinone News)