Dal 2024 un solo caricabatteria nei Paesi dell'Ue, addio al gomitolo dei cavi

Giornale di Sicilia ECONOMIA

Il Parlamento Europeo approva a valanga la direttiva che impone a Big-Tech, a partire dal 2024, d’introdurre per i prodotti venduti all’interno dell’Ue il caricabatterie unico, basato sulla tecnologia Usb-C. Il testo legislativo è stato infatti approvato con 602 voti favorevoli, 13 contrari e 8 astensioni. Il voto è stato definito storico a Strasburgo, dove si riunisce in plenaria l’Eurocamera, perché finalmente darà la possibilità ai consumatori di risparmiare, di avere una vita più semplice e, al contempo, di rispettare di più l'ambiente. (Giornale di Sicilia)

Su altre testate

“Il ruolo giocato da Trieste sul versante della diplomazia scientifica – ha commentato ancora Rosolen – ci ha permesso di tagliare un nuovo ambizioso traguardo, dopo ESOF 2020 e il G20 su innovazione e ricerca del 2021”. (Sardegna Reporter)

Un solo caricabatterie per tutti i dispositivi: è legge. La disposizione entrerà in vigore dal 2024 nell'Ue, il cui Parlamento ha approvato, quasi all'unanimità, la proposte, per permettere ai consumatori di utilizzare presto il caricabatterie universale per i dispositivi elettronici. (La Voce di Rovigo)

E’ stata finalmente approvata dal Parlamento la legge secondo la quale sarà diffuso un caricabatterie universale. Questo porterà non solo a dei miglioramenti dal punto di vista tecnologico, offrendo ai consumatori una capacità di ricarica e di trasferimento dati di elevata qualità ma anche a livello ambientale verranno evitate 13 tonnellate di rifiuti elettronici ogni anno. (Internapoli)

La porta USB-C diventerà il nuovo standard e offrirà una capacità di ricarica e di trasferimento dati di elevata qualità Gli acquirenti potranno scegliere se acquistare un nuovo dispositivo con o senza caricatore (Valledaostaglocal.it)

Dal 2024 tutti i dispositivi dovranno avere un caricabatterie unico (Skuola.net)

A prescindere dall’effettiva urgenza di un provvedimento del genere —il comparto tecnologico ha un non rinviabile problema di indipendenza dai grandi operatori stranieri che istituzioni europee e italiane hanno messo abbastanza in basso nella lista delle priorità — viene spontaneo domandarsi se i parlamentari europei che hanno approvato la direttiva siano realmente consapevoli dei reali problemi connessi agli apparati liberati dalla nuova direttiva. (la Repubblica)