Quirinale: a Villa Grande il vertice di centrodestra, l’arrivo dei leader

LaPresse INTERNO

Presenti anche Brugnaro e Lupi. (LaPresse) A Villa Grande il vertice del centrodestra per affrontare la questione legata al Quirinale.

Ci sono Salvini, Meloni e Tajani.

Presenti anche Gianni Letta, il coordinatore nazionale di Forza Italia, Antonio Tajani e il senatore di Fdi Ignazio La Russa

Nella residenza romana di Silvio Berlusconi sono presenti i leader di Lega e Fdi, Matteo Salvini e Giorgia Meloni, il presidente di Noi con l’Italia Maurizio Lupi, il segretario nazionale dell’Udc Lorenzo Cesa, e il sindaco di Venezia e leader di Coraggio Italia, Luigi Brugnaro. (LaPresse)

La notizia riportata su altri giornali

Ad affermarlo è il segretario della Lega Matteo Salvini alla vigilia del vertice di Centrodestra in programma a Roma oggi in vista dell’inizio delle votazioni per il Quirinale il prossimo 24 gennaio. Ma le due linee sono in contrapposizione visto che la mancata votazione di Berlusconi potrebbe risolversi in elezioni anticipate (la VOCE del TRENTINO)

E successivamente è stato Berlusconi uno dei promotori dell'intesa che ha portato alla nascita del governo Draghi. 14 gennaio 2022 a. a. a. Roma, 14 gen. (Adnkronos) - “Mi auguro proprio che la riunione del centrodestra di oggi possa offrire a Silvio Berlusconi pieno sostegno per l'elezione al Quirinale. (LiberoQuotidiano.it)

Ed è anche ingenuo, o provocatorio, che Meloni e Salvini glielo chiedano. Da Villa Grande non arriveranno i segnali che i “giovani allievi” alleati Salvini e Meloni chiedono all’anziano “professore” Silvio Berlusconi. (Il Riformista)

Ieri sera ho cenato con il capogruppo del Ppe, Manfred Weber, che mi ha assicurato il sostegno di quella grande famiglia". "Non solo garantisco stabilità in Italia, ma anche in Europa – i. È una prova d’amore. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Il leader della Lega Matteo Salvini è tornato a parlare della corsa al Quirinale e, in particolare, del nome di Silvio Berlusconi: «Dopo 30 anni il centrodestra ha una occasione storica di fare una scelta di assoluto livello che non sia necessariamente di sinistra. (Open)

Salvini e la Meloni temono che Berlusconi non abbia i numeri, ma Letta ha il terrore opposto: che quei numeri ci siano Le cose, però, cambierebbero se - come sembrava ieri sera - al vertice di domani dovessero partecipare solo Berlusconi, Salvini e Meloni, senza Toti e gli altri. (Liberoquotidiano.it)