Addio Asor, compagno e maestro

Il Manifesto INTERNO

Alberto Asor Rosa è stato per me anche un maestro. Già nei primissimi anni, quando con simpatia e consigli seguiva la contestazione del collettivo di Lettere e Filosofia della Sapienza, e in gruppo andavamo a trovarlo. Oggi siamo in tanti a piangerlo, ci mancherà il suo pensiero profondo, il suo sguardo comprensivo e benevolo. (Il Manifesto)

Ne parlano anche altri media

"Un cittadino modello. Dal marzo 2019 Alberto era stato insignito del riconoscimento più alto che un comune può assegnare ad un proprio concittadino. (IlGiunco.net)

Alberto Asor Rosa avrebbe compiuto, nel 2023, novant’anni anni e solo per pochi giorni ha mancato il nuovo anno. Era nato a Roma il 23 settembre 1933. Avrebbe sicuramente giocato su questo numero dantesco, ricorrente nella sua vita. (Il Fatto Quotidiano)

E, assieme a loro, i cambi di temperatura, di orario, lo stress, l’ansia e tutto ciò che ci porta ad essere nervosi ed irascibili. Ebbene, detto questo, passiamo a questo particolare oro colloidale. (InformazioneOggi.it)

Se ne va un pezzo di Capalbio. Cittadino onorario di Capalbio dal 2019, il professore, una delle voci più influenti nello studio della letteratura italiana, è stato uno dei simboli di quel mondo della cultura e della politica che ha eletto a seconda dimora il borgo, la campagna e il mare capalbiese, tra le serate dedicate ai libri in Piazza Magenta e le frequentazioni balneari dell’Ultima Spiaggia. (LA NAZIONE)

È probabile che con la morte di Alberto Asor Rosa, scomparso ieri, a Roma, all’età di 89 anni, sia definitivamente finito il tempo in cui gli intellettuali credevano in un ruolo e in un modo d’essere coscienza critica, interpreti di una vicenda nazionale che conservava un qualcosa di epico e di definitivo. (Il Sole 24 ORE)

«Il professor Sgobio era un nostro concittadino, nonché fonte inesauribile di notizie e aneddoti sul nostro paese». Uomo di grande cultura e maestro elementare, al professor Sgobio è stata anche conferita la benemerenza di Cavaliere della Repubblica, per i suoi oltre quarant’anni di servizio nella scuola pubblica. (Tarantini Time Quotidiano)