Le lotte, il partito, il Parco dei sogni Tutta la Valdorcia piange Asor Rosa

LA NAZIONE INTERNO

Di Orlando Pacchiani Altri scriveranno del suo profilo di celebre storico della letteratura, intellettuale prolifico, di uomo politicamente impegnato a sinistra. Qui si ricorderà che Alberto Asor Rosa, scomparso ieri a Roma a 89 anni, da decenni aveva un legame profondo con la nostra terra e in particolare con la Val d’Orcia, del cui Parco è riconosciuto come uno dei promotori. Un rapporto ambivalente, di profondo amore e di accese polemiche, di stimolante partecipazione e di articoli al vetriolo contro le scelte urbanistiche delle amministrazioni locali. (LA NAZIONE)

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Alberto Asor Rosa avrebbe compiuto, nel 2023, novant’anni anni e solo per pochi giorni ha mancato il nuovo anno. Era nato a Roma il 23 settembre 1933. Avrebbe sicuramente giocato su questo numero dantesco, ricorrente nella sua vita. (Il Fatto Quotidiano)

Non si è mai preparati alla perdita di persone a cui ci ha legato un’amicizia profonda e con cui si continua a dialogare da anni, anche quando gli incontri si sono fatti più rari. (Il Riformista)

È probabile che con la morte di Alberto Asor Rosa, scomparso ieri, a Roma, all’età di 89 anni, sia definitivamente finito il tempo in cui gli intellettuali credevano in un ruolo e in un modo d’essere coscienza critica, interpreti di una vicenda nazionale che conservava un qualcosa di epico e di definitivo. (Il Sole 24 ORE)

Anzi un cittadino onorario modello. Nel caso specifico: per la costanza e tenacia ha contribuito a mantenere la Maremma e Capalbio territori intatti, dove rimane alto il valore della natura e dell'armonia dei luoghi", così l'ex sindaco di Capalbio Luigi Bellumori ricorda con affetto il critico letterario Alberto Asor Rosa, morto ieri all'età di 89 anni. (IlGiunco.net)

Ebbene, detto questo, passiamo a questo particolare oro colloidale. Potrebbe essere questa la nuova realtà di cui abbiamo bisogno, la quale potrebbe, addirittura, sostituire i soliti farmaci. (InformazioneOggi.it)

«Abbiamo pensato che questo fosse il modo migliore per ricordare il professor Pasquale Sgobio» ha detto Renato Bruno, presidente della ProLoco di Montemesola. «Il professor Sgobio era un nostro concittadino, nonché fonte inesauribile di notizie e aneddoti sul nostro paese». (Tarantini Time Quotidiano)