Quei bimbi salvati, usciti in pigiama dalle macerie del terremoto in Turchia e Siria

Corriere della Sera INTERNO

Di Giusi Fasano I media e i social diffondono le foto dei più piccoli sperando così di rintracciare le loro famiglie. Si scava a mano per ore e si sposta un pezzetto alla volta per aprire un varco Bambini. Esserini salvi nell’incastro assurdo di enormi blocchi di cemento, piccole esistenze in bilico fra una trave e un tetto, vocine che invocavano aiuto sotto cumuli di macerie. Appena il rombo spaventoso di quel mostro ha fatto silenzio e la polvere si è posata, la prima parola d’ordine fra i superstiti è stata «bambini». (Corriere della Sera)

Su altre fonti

A fuoco i gasdotti, enormi danni al patrimonio culturale. Un terremoto devastante, quasi ottavo grado della Richter. (Il Riformista)

Mondo Il mastodontico castello di Gaziantep, che da quasi duemila anni svettava sull'altipiano sito nella parte più occidentale dell'Anatolia sud-orientale della Turchia proteggendo la città nata sulle ceneri dell'antica Antiochia ad Taurum, non esiste più. (Sky Tg24 )

È salito a oltre 5 mila il bilancio delle vittime del devastante terremoto che ha colpito Turchia e Siria nella notte tra domenica 5 e lunedì 6 febbraio. Cifre che sono destinati a crescere drammaticamente: l’Oms ritiene che potrebbero essere state colpite dal terremoto nel complesso 23 milioni di persone, di cui 1,4 milioni di bambini. (Open)

(LaPresse) – E’ salito a 7826 il bilancio dei morti complessivi, tra Turchia e Siria, del devastante terremoto che ieri ha colpito i due paesi. In Turchia le vittime confermate sono 5.894, in Siria 1.932 (LaPresse)

Durante la notte la Turchia ha aggiornato a 2.921 il numero dei morti in seguito al terremoto di magnitudo 7.9 al confine con la Siria. Il dato porta il bilancio provvisorio complessivo delle vittime del sisma a 4.365: le autorità siriane che da parte loro hanno contato finora 1.444 morti. (Open)

“Questa è una crisi che va ad aggiungersi a molteplici crisi nella regione colpita“, ha affermato durante la riunione del consiglio dell’organizzazione a Ginevra, “in tutta la Siria, i bisogni sono sempre più alti, dopo quasi 12 anni di crisi prolungata e complessa, mentre i finanziamenti umanitari continuano a diminuire” È quanto stima Adelheid Marschang, Senior Emergency Officer dell‘Organizzazione mondiale della sanità (Oms), come riporta il Guardian. (LaPresse)