Terremoto in Turchia: operativo il team italiano nei luoghi colpiti

Protezione Civile INTERNO

È ormai pienamente operativo il team del Servizio Nazionale della Protezione Civile arrivato in Turchia per supportare, nell’ambito del Meccanismo europeo di protezione civile, le autorità locali nelle attività di ricerca e soccorso dei dispersi, a seguito del terremoto di magnitudo 7.9 che ha colpito il territorio turco-siriano. Le squadre USAR (Urban Search and Rescue – ricerca e soccorso in ambito urbano) dei Vigili del Fuoco, il personale sanitario e i funzionari del Dipartimento della Protezione civile, stanno operando in queste ore su due diversi scenari nei pressi di Antiochia, in raccordo con le autorità locali e gli altri soccorritori internazionali. (Protezione Civile)

Su altre fonti

Roma, 8 feb. Voglio far pervenire un incoraggiamento e un ringraziamento sentito ai nostri generosi connazionali che stanno concretamente portando aiuto alle popolazioni colpite da questo apocalittico terremoto, con la loro specifica professionalità nella ricerca e nel soccorso in contesti cittadini”. (LaPresse)

Intervento estremamente complicato durante il quale sono state numerose le scosse di assestamento (LaPresse)

Sono decine le storie come queste che arrivano da Turchia e Siria. Il bilancio del terremoto supera gli 11.700 morti. Dopo 9 ore d’intervento hanno salvato un 23enne bloccato per 48 ore tra le macerie di una palazzina crollata ad Antiochia (Vanity Fair Italia)

MORRA-SMART simplyweb2023. I Cittadini che vorranno aderire a questa campagna solidale possono consegnare i beni primari suddetti presso la sede della Protezione Civile ubicata in via San Gennaro Caserta ex Caserma Sacchi, dalle ore 14:00 alle ore 15:30 oppure potranno inviare un wathsapp al 3383912787 per programmare il ritiro della merce. (Caserta Web)

Al lavoro scavando con strumenti tecnici ma anche a mani nude, mentre a tratti le scosse di assestamento smuovono le macerie, rischiando di far sprofondare anche chi è impegnato nelle ricerche. Ma loro, i soccorritori, devono fare una scelta e concentrarsi solo su quei pochi segnali che arrivano, le voci di chi è sepolto vivo e il latrato dei cani che fiutano qualcosa. (ilmessaggero.it)

La situazione "e' drammatica" e "le richieste di aiuto tantissime: siamo costretti a scegliere chi salvare sulla base di dati oggettivi". Lo racconta all'ANSA Samuele Pacchi, infermiere toscano partito per portare soccorso in Turchia dopo il sisma ed operativo nella citta' di Hatay. (Tiscali Notizie)