Saif al Islam Gheddafi riammesso alle presidenziali, si festeggia a Sebha

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All’inizio di questa settimana, i legali di Saif al Islam avevano presentato ricorso contro la sua esclusione.

Ieri, altri nove candidati, precedentemente esclusi, sono stati riammessi dopo aver presentato ricorso.

Manifestazioni popolari hanno avuto luogo a Sebha per celebrare l’accettazione della candidatura.

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Saif al Islam Gheddafi, figlio del defunto rais libico Muammar, è stato riammesso alla corsa per le elezioni presidenziali del 24 dicembre dopo che la Corte di Sebha ha accolto oggi il suo ricorso annullandone l’esclusione decisa dall’alta commessione elettorale lo scorso 24 novembre. (Nova News)

Ne parlano anche altre testate

Inoltre, il premier si sarebbe impegnato per iscritto a non concorrere alle elezioni quando era stato nominato dal Foro di dialogo politico libico a Ginevra lo scorso febbraio. (Nova News)

Tuttavia, dopo lunghe schermaglie, si è optato per il primo turno delle presidenziali subito (con 98 candidati, di cui 5 predominanti, sarà impossibile un vincente subito con più della metà dei suffragi) e dopo 52 giorni le parlamentari assieme al ballottaggio delle presidenziali. (Corriere della Sera)

Entrambe le notizie sono state diffuse nella giornata del 28 novembre, a meno di un mese dalle attese elezioni presidenziali, al momento ancora calendarizzate per il 24 dicembre prossimo. (Sicurezza internazionale)

Per le presidenziali 98 candidati: no al figlio di Gheddafi. (Sputnik Italia)

A chiedere la sospensione di Dbeibah tra gli altri, i candidati alla presidenza Aref Ali Nayed, Othman Abdel Jalil e Mohamed al Muntasser, oltre al potente ex ministro dell'Interno, Fathi Bashagha, che hanno richiamato l'articolo della legge elettorale secondo il quale qualsiasi candidato per le presidenziali deve aver rinunciato ad ogni incarico, civile e militare, almeno tre mesi prima della data prevista per le elezioni - TUNISI, 28 NOV - La Corte d'appello di Tripoli ha ammesso un ricorso depositato contro la candidatura alle presidenziali del 24 dicembre del premier del Governo di unità nazionale libico, Abdul Hamid Dbeibah. (Gazzetta di Parma)

È altresì prioritario il ritiro di mercenari e combattenti stranieri dal Paese”. Le Conclusioni della Conferenza hanno richiamato gli attori libici a impegnarsi costruttivamente per un processo elettorale libero, equo, inclusivo e credibile, in vista del voto previsto il 24 dicembre. (LaPresse)