Funerali Attanasio, il messaggio audio con la voce dell'ambasciatore ucciso: «Viva l'Italia, sempre un passo davanti!»

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Nel messaggio Attanasio esprimeva la propria gioia per essere riuscito a organizzare i voli per 300 persone che volevano fuggire dall'instabilità e dalle violenze del Paese africano.

Non ci autorizzavano neanche ad atterrare a Roma", racconta ancora Attanasio nell'accorato messaggio.

Volevano lasciare il Paese".

"Siamo l'unico Paese ad aver permesso a qualcuno di lasciare il Congo, per questo ci hanno ringraziato tutti

Sono parole di un lungo messaggio di Luca Attanasio, la cui voce è stata riprodotta durante i funerali del diplomatico, ucciso lunedì 22 febbraio in Congo. (Leggo.it)

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Un audio che si chiude con un "Viva l'Italia, sempre" esclamato convintamente dal diplomatico. Prima che la celebrazione terminasse, è stato letto un messaggio dei genitori: "Distrutti dal dolore ma dobbiamo essere forti e stare accanto a Zakia e alle nostre 3 nipotine". (Quotidiano.net)

«Ma il Signore – scandisce ancora l’Arcivescovo – dirà: “La tua partenza non diventerà un’assenza, la tua presenza nella gioia del Padre non sarà una distanza Vengo da una terra in cui la vita di un uomo non conta niente e si può far soffrire senza motivo e senza chiedere scusa”. (Diocesi di MIlano)

“Ai miei amici, alle loro belle famiglie, ai piccoli e ai grandi”. Risuonano le ultime parole di Luca Attanasio in un messaggio vocale inviato agli amici pochi giorni prima di morire. Nelle sue parole la fatica ma anche la gioia di chi aveva portato a termine una missione importante, l’ultima di tante, in favore della pace. (Il Notiziario)

«Viva l’Italia, sempre un passo avanti»: così Luca Attanasio, poco meno di un anno fa, esultava per essere riuscito a organizzare il rimpatrio dei connazionali rimasti bloccati in Congo. «Viva l’Italia», conclude Attanasio. (La Stampa)

"Siamo l'unico Paese ad aver permesso a qualcuno di lasciare il Congo, per questo ci hanno ringraziato tutti Sono parole di un lungo messaggio di Luca Attanasio, la cui voce è stata riprodotta durante i funerali del diplomatico, ucciso lunedì 22 febbraio in Congo. (Il Messaggero)

e con un velo di ironia con cui sicuramente avrà abbozzato anche un sorriso la sua voce aggiunge:"Ma che romantico che sono!" Eri orgoglioso di essere di Limbiate: qui sei cresciuto, hai frequentato la scuola, hai costruito le più belle amicizie. (MonzaToday)