Topo morto in ospedale trovato sul pasto destinato a un paziente ricoverato

neXt Quotidiano INTERNO

E questo potrebbe aver provocato tensioni proprio tra le persone che operano in quel settore all’interno dell’ospedale emiliano

In attesa di un confronto con le telecamere di video-sorveglianza, gli inquirenti non escludono alcun movente dietro questo gesto.

La Procura di Modena ha aperto un fascicolo d’inchiesta sulla vicenda del topo morto ritrovato su un pasto in Ospedale al Policlinico di Modena. (neXt Quotidiano)

Ne parlano anche altri giornali

Ci potrebbe essere la mano dei No vax dietro il caso del topo morto trovato sulla pellicola del pranzo distribuito a un paziente di Oncologia al Policlinico di Modena. Non è esclusa comunque la pista della ritorsione interna, probabilmente legata a malumori tra dipendenti. (Open)

Il timore di perdere il posto di lavoro, quindi, nel corso del ‘passaggio’ tra le due aziende avrebbe generato tensioni Topo morto nel vassoio, caccia al colpevole La denuncia finisce nell’inchiesta sui ’no vax’. (il Resto del Carlino)

della galassia no vax oppure una ritorsione legata a malumori sul posto di lavoro. La criticità – ha concluso – sarebbe lagata alle fasi di verifica del carrello e del vassoio", non certo a quella di preparazione e confezionamento del pasto. (il Resto del Carlino)

Come denunciato dalla stessa Azienda Ospedaliero – Universitaria di Modena, il ritrovamento è avvuto durante l'ora di distribuzione dei pasti. Fatto gravissimo quello avvenuto nel reparto di medicina oncologica del Policlinico di Modena, dove un topo morto è stato rinvenuto su un vassoio di cibo destinato ai pazienti. (ilGiornale.it)

Anche se la transizione riguarderà solo la parte delle pulizie, alcuni operatori svolgono entrambe le funzioni: ovvero distribuzione pasti ai pazienti e servizio di igienizzandone. Ogni procedura è stata sottoposta a ulteriore verifica affinché una cosa simile non debba ripetersi mai più” (Il Fatto Quotidiano)

La pista dei «no vax» Gli inquirenti non escludono che questo gesto sia legato agli ambienti “no vax”, oppure ad una ritorsione legata a malumori o tensioni interne tra le società che si occupano della distribuzione dei pasti all’interno dell’ospedale. (Corriere della Sera)