Stellantis, l’appello di Airaudo: «Draghi trovi un minuto per chiamare Tavares»

Corriere della Sera ECONOMIA

Tocca alla politica locale e al governo nazionale chiedere per il Paese più volumi, più investimenti, più modelli per gli stabilimenti italiani, in particolare per Mirafiori.

«È un fatto positivo - commenta Edi Lazzi, segretario generale della Fiom Cgil di Torino - che Tavares abbia incontrato i rappresentanti dei lavoratori

Secondo Airaudo, il problema dei costi del sistema di fornitura degli stabilimenti Fca, in particolare di quelli torinesi, su cui si è soffermato Tavares, «è noto da tempo». (Corriere della Sera)

Ne parlano anche altri media

L’amministratore delegato del nuovo gruppo nato dalla fusione di Fca e Psa visiterà lo stabilimento torinese e incontrerà le rappresentanze sindacali di Maserati e della Fiat di Mirafiori. L’amministratore delegato di Stellantis, Carlos Tavares, sarà domani 23 febbraio a Torino, alla Maserati di Grugliasco. (La Gazzetta dello Sport)

Così Giorgio Airaudo, segretario generale della Fiom Piemonte, commenta la visita dell'ad Carlos Tavares nelle fabbriche torinesi del gruppo. E' il momento di fare sentire la voce dell'Italia e di Torino perché giochino un ruolo nel gruppo Stellantis". (La Repubblica)

E questi sono stati i tre temi principali su cui il neo ad di Stellantis, nata dalla fusione di Fiat Chrysler e Psa Peugeot, si è finalmente potuto confrontare con i rappresentanti dei lavoratori degli stabilimenti torinesi. (TorinOggi.it)

La preoccupazione per le sorti di Fca e del nuovo gruppo Stellantis, nato dalla fusione con la francese Peugeut. Un intervento dello stesso tenore lo aveva fatto, qualche giorno fa, sulla sua pagina Facebook, Giorgia Meloni (Sputnik Italia)

Come sempre - commenta il segretario generale della Fim Torino, Davide Provenzano - il sistema Italia rischia di essere zavorra per chi vuole venire a produrre nel nostro Paese». Carlos Tavares, l’amministratore delegato di Stellantis, l’aveva promesso: «Visiterò al più presto il polo produttivo di Torino». (La Stampa)

A gennaio Solidarnosc ha chiesto aumenti salariali sotto forma di controversia collettiva, che però, per motivi formali, non è stata riconosciuta dal datore di lavoro. Inizialmente, il datore di lavoro ha proposto un aumento di stipendio mensile di 350 PLN lordi – i sindacalisti hanno respinto questa proposta perché troppo bassa. (ClubAlfa.it)