Quale sarà il destino dei reduci dell'Azovstal?

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L’Ucraina spera che la diplomazia internazionale aiuti il salvataggio di chi ha resisto a Mariupol per settimane sotto bombardamenti e un soffocante assedio.

“Tutti i militari dovranno essere riportati sul territorio controllato dall’Ucraina seguendo la procedura di scambio” ha detto Maliar.

Anche in questo caso, un possibile ruolo da protagonista potrebbe strapparlo la Turchia, che si è detta disponibile a evacuare o soldi asserragliati nei bunker dell’Azovstal via mare

L’assedio dell’Azovstal rimane una delle pagine più lunghe, complesse e drammatiche della guerra in Ucraina. (InsideOver)

Ne parlano anche altri giornali

Lo riporta la Tass (LaPresse) – I comandanti “di altissimo livello” delle forze ucraine “non hanno ancora “lasciato lo stabilimento di Azovstal” a Mariupol. (LaPresse)

Il primo a parlare è stato, in mattinata, il presidente della Duma russa, Vyacheslav Volodin, secondo cui “i criminali nazisti non dovrebbero essere scambiati, ma processati. Solo che di questi “eroi”, stando alle dichiarazioni che arrivano da Mosca, nessuno tornerà a casa, almeno nell’immediato. (Il Fatto Quotidiano)

Lo ha riferito l’agenzia di stampa Interfax citando il sito web del ministero della giustizia russo. Mosca non ha chiarito ai media internazionali se saranno trattati come prigionieri di guerra o criminali di guerra (Secolo d'Italia)

Sempre secondo Kiev, "nella direzione di Kharkiv, i principali sforzi del nemico sono concentrati sul mantenimento delle loro posizioni e sulla prevenzione dell'avanzata delle forze armate fino al confine di stato dell'Ucraina" Nelle aree di Bakhmut, Klinovy, Soledar e Vovchoyarivka" i russi hanno invece lanciato missili "dagli aerei Su-35". (AGI - Agenzia Italia)

In verità, l’epopea di Mariupol e degli «eroi», come li definiscono apertamente in Ucraina compreso il presidente Zelensky, non è affatto finita. Ed è adesso il presidente del Parlamento (la Duma), Vyacheslav Volodin, che tende a distinguere tra prigionieri «soldati regolari» e invece volontari della Azov (Corriere della Sera)

Il portavoce del Cremlino aveva garantito che i combattenti della Azovstal sarebbero stati trattati secondo gli standard internazionali. Più di 260 quelli di cui ieri Mosca annunciava la resa: eroi per Kiev che vorrebbe scambiarli con dei prigionieri russi, nazisti per l'invasore che invece minaccia di portarli davanti a un tribunale di guerra, se non addirittura di giustiziarli. (Euronews Italiano)