Guerra in Ucraina, Usa valutano invio di forze speciali a Kiev per difendere l'ambasciata

Sky Tg24 INTERNO

"Siamo in stretto contatto con i colleghi del Dipartimento di Stato per i potenziali requisiti di sicurezza ora che hanno ripreso le operazioni presso l'ambasciata a Kiev - ha detto il portavoce del dipartimento della Difesa John Kirby -, ma non è stata presa nessuna decisione, non è stata discussa nessuna proposta specifica, ad alti livelli del Dipartimento riguardo il ritorno di membri dell'esercito Usa in Ucraina per questo o per qualsiasi altro scopo". (Sky Tg24 )

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"Stiamo esaminando le condizioni di sicurezza" della sede diplomatica in Ucraina "ma non è stata presa nessuna decisione", ha sottolineato Kirby. Il Pentagono e il dipartimento di Stato americano stanno valutando la possibilità di inviare forze speciali a protezione dell'ambasciata Usa a Kiev (La Sicilia)

L'amministrazione Biden ha giocato un delicato gioco di equilibri, sostenendo con forza l'Ucraina durante la guerra attraverso sanzioni economiche, inviando armi e addestrando migliaia di soldati ucraini. (Liberoquotidiano.it)

Lo ha detto il portavoce del dipartimento della Difesa, John Kirby, al Washington Post confermando le anticipazioni del Wall Street Journal. Il Pentagono e il dipartimento di Stato americano studiano la possibilità di invio di forze speciali. (Livesicilia.it)

Il portavoce del dipartimento della Difesa, John Kirby, ha confermato al "Washington Post" quanto anticipato dal "Wall Street Journal": il Pentagono e il dipartimento di Stato potrebbero decidere di mandare le Special operation forces a protezione della sede diplomatica. (Sky Tg24 )

Ieri il presidente polacco Duda, in visita a Kiev, ha detto che "solo l'Ucraina ha il diritto di decidere il suo futuro". Parigi: Kiev nell'Ue non prima di 15-20 anni. Il cammino dell'Ucraina verso l'Ue non procede con la velocità auspicata da Kiev (Avvenire)

Aiutare l’Ucraina aggredita è stato assolutamente giusto, siamo al terzo mese di guerra adesso l’arma più forte per fermarla è la diplomazia, non bombe, missili e carri armati”. (LaPresse)