Video (fake) sui figli di Renzi che giocano a pallavolo con gli amici. L'ex premier: «E' falso, denuncio»

Così Matteo Renzi sui suoi social.

Una fake news, che lo stesso Renzi smentisce a stretto giro.

I figli di Matteo Renzi giocano a pallavolo con gli amici?

Nel filmato, secondo l'autore, si vedono i figli di Renzi che giocano a pallavolo con alcuni amici portati al campetto - afferma la persona che realizza il filmato - dagli agenti della scorta.

— Matteo Renzi (@matteorenzi) April 3, 2020. . Ultimo aggiornamento: 22:14. (Il Messaggero)

Ne parlano anche altri media

Non credo si possa continuare con un lockdown generalizzato". Lo ha detto Matteo Renzi in una diretta su Facebook. (Adnkronos)

Quegli amici però sono proprio il senatore e sua moglie. Ha cominciato a rimbalzare tra le chat Whatsapp per arrivare rapidamente sui social un video che mostra i figli di Matteo Renzi giocare a pallavolo nel campetto del giardino di casa a Pontassieve, in provincia di Firenze. (Open)

Il titolo dell’articolo di Open sulla vicenda è «Coronavirus, «Ecco i figli di Renzi che giocano con gli amici, portati dalla scorta…». A questo punto ci si domanda chi sia stato a fare il video, forse un vicino nei dintorni? (Open)

"Quello che mi interessa è dare liquidità alle Partite Iva e alle imprese, che devono stare nel Dl liquidità. "Io avrei riaperto il prima possibile, ma si sta andando verso lo screening per tutti, verso il Covid Pass, c'è un Dl liquidità. (Tiscali.it)

La scorta porta gli amici a casa dei figli di Renzi e giocano in giardino violando la quarantena: la smentita. Arriva una smentita ufficiale e molto dura da parte del diretto interessato, dopo la pubblicazione sui social di un’accusa chiara rivolta ai figli di Renzi, i quali giocherebbero a calcio e pallavolo con gli amici a casa loro a calcio e pallavolo. (Bufale.net)

La notizia è totalmente inventata, ovviamente (e la foto è stata scattata negli Stati Uniti diversi anni fa). Il video naturalmente è diventato virale, ed è passato su Whatsapp dove è stato condiviso in moltissime chat. (La Repubblica)