Manifestazione a Perugia per la riapertura degli Uffici Postali.

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umbriacity.it ECONOMIA

E’ stata organizzata una manifestazione in Umbria, a Perugia, messa in atto dai sindaci.

Non si ferma la battaglia di Anci Umbria per la riapertura a pieno regime degli Uffici Postali.

Purtroppo, siamo ancora in una fase straordinaria e l’ulteriore limitazione di orari e di giorni lavorativi aggrava una situazione già fortemente compromessa”.

Toniaccini chiede quindi al ministro di intervenire sulla vicenda che tra l’altro è del Paese Italia

Solo dopo il presidente dell’ente, Michele Toniaccini, si è rivolto attraverso una lettera al ministro dello sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti (umbriacity.it)

Se ne è parlato anche su altri media

È quanto scoperto dai carabinieri di Sorano (Grosseto) che hanno denunciato il direttore di un ufficio postale della zona dell'Amiata a seguito di indagini partire dalla segnalazione di Poste Italiane. (LA NAZIONE)

In un caso, è stato rilevato il pagamento di un modello F24, dell’importo di circa 500 euro, intestato al direttore, ma effettuato tramite il libretto di un ignaro cliente. (Grosseto Notizie)

Bastano pochi minuti per ricevere la documentazione necessaria per richiedere l’Isee o la consistenza patrimoniale direttamente al proprio indirizzo mail certificato. Per richiamare “Poste” sui siti internet www. (PalermoToday)

Così è stato, senza danni all’ufficio e senza che nessuno si facesse male Hanno legato i dipendenti e una cliente, nascondendoli in uno degli uffici affinché da fuori nessuno si accorgesse di quel che stava accadendo nell’ufficio postale. (Corriere Romagna)

Anche in quel caso i rapinatori, sempre a volto coperto, avevano scelto la tarda mattinata (era circa mezzogiorno) per entrare in azione Ravenna, 17 luglio 2021 - Prima hanno arraffato il danaro, quindi hanno immobilizzato le tre dipendenti presenti in quel momento in filiale e infine sono fuggiti facendo al momento perdere le loro tracce. (il Resto del Carlino)

I clienti truffati, avvisati da Poste e messi al corrente della situazione, hanno tutti presentato querela ai Carabinieri, come del resto ha fatto la stessa azienda. Le persone infatti lasciavano fare le operazioni allo stesso direttore: ad esempio digitare – in loro vece – i codici di sicurezza della carte di pagamento. (IlGiunco.net)