Canzoni rimosse da Facebook e Instagram: la versione della Siae

Negli ultimi giorni c’è stato un gran parlare del mancato accordo tra SIAE e Meta che ha portato il colosso che possiede Facebook e Instagram a rimuovere, o meglio, silenziare, i brani degli autori e degli editori legati alla società Italia che tutela e gestisce diritti d’autore. Una decisione «unilaterale» arrivata «come un fulmine a ciel sereno» ha spiegato questa mattina la SIAE in una mail indirizzata alla propria comunità di autori ed editori iscritti, nella quale ha voluto rispondere ad alcune delle principali domande che in questi giorni sono emerse nella conversazione collettiva. (Rolling Stone Italia)

Se ne è parlato anche su altri media

A voler essere precisi, per alcuni giorni, Meta aveva rimosso l’intero catalogo musicale globale per tutti gli utenti italiani dei suoi social. (Tech Princess)

Questa iniziativa rappresenta un importante passo avanti nella protezione della proprietà intellettuale e nella promozione di una fruizione legale dei contenuti. (Tutto.TV)

“L’industria della musica deve fare fronte comune”, dichiara Davide D’Atri, CEO di Soundreef che in seguito all’intervista rilasciata a La Repubblica si è mosso concretamente per cercare un accordo con Menlo Park (California), sede del colosso Meta e holding delle principali piattaforme social. (DireDonna)

Da lunedì 27 marzo 2023 un po’ di Musica italiana è tornata su Instagram grazie al ripristino dei brani erroneamente rimossi da Meta in seguito al mancato rinnovo dell’accordo con SIAE. Si tratta dei brani scritti da autori e compositori che hanno affidato i loro diritti d’autore a Soundreef. (Team World)

La musica italiana torna su Facebook e Instagram: Meta ha raggiunto un accordo con Soundreef, società che opera nel campo dei diritti d’autore musicali su scala internazionale e rappresenta 43mila autori in tutto il mondo di cui 26mila sono in Italia. (inItalia)

In seguito al mancato raggiungimento di un accordo con Meta, definito dalla Società Italiana degli Autori ed Editori (SIAE): “Una decisione unilaterale che lascia sconcertati”, a partire dal 27 marzo Soundreef torna a rendere condivisibili una parte dei contenuti musicali. (DireDonna)