Volodymyr Zelensky. il fronte interno: voci inquietanti, "chi vuole farlo fuori"

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La situazione rischia di inasprirsi sempre di più perché Zelensky deve guardarsi dal fronte esterno e pure da quello interno”, ha spiegato Caracciolo, citato dal Fatto Quotidiano.

Il fronte interno, soprattutto il battaglione Azov, starebbe iniziando a giudicarlo in maniera negativa.

Una parte del fronte interno, tra l'altro, non sarebbe favorevole neppure a un eventuale negoziato con Mosca

Lucio Caracciolo, direttore di Limes, ha detto che al presidente starebbero arrivando delle "minacce molto serie” proprio per questo. (Liberoquotidiano.it)

Se ne è parlato anche su altri media

Tutti gli ospedali distrutti dagli occupanti, tutte le scuole, tutte le università che hanno bombardato, tutte le case, i ponti, le aziende, ricostruiremo tutto», ha assicurato Secondo Zelensky dall’inizio dell’invasione dell’Ucraina le truppe russe «hanno distrutto 570 strutture sanitarie e 101 ospedali, è una cosa senza senso, è una barbarie. (Open)

L’intervista al presidente ucraino andata in onda su Porta a Porta ha fornito molti spunti. Ha fatto notare a Biden che se continuiamo così non reggiamo, sia dal punto di vista economico, sia da quello sociale (Nicola Porro)

E' quanto ha detto il presidente finlandese Sauli Niinisto nella sua conversazione telefonica di oggi con l'omologo russo Vladimir Putin. ***. Ore 14.10 – Putin: “Kiev non interessata al dialogo, colloqui interrotti”. (L'Unione Sarda.it)

La Russia invece, alza i muri e dopo la notizia del possibile ingresso di Svezia e Finlandia nella Nato e l’arrivo di un sesto pacchetto di sanzioni, Putin punta il dito verso l’Occidente accusandolo di sacrificare il resto del mondo per sostenere il suo dominio globale. (la VOCE del TRENTINO)

Secondo una stima del. Sole 24 Ore. , a metà aprile i beni congelati. avevano raggiunto. un valore complessivo pari a 953 milioni di euro, tra yacht e ville. Il valore stimato dell’imbarcazione. si aggira. (Pagella Politica)

Ha però sottolineato che la Crime già prima della guerra era una repubblica indipendente dell'Ucraina con un suo parlamento e una sua autonomia e a rilanciato la possibilità di trovare una pace, mettendo da parte per ora la crimea: " Sono pronto a parlare con Putin, ma i russi devono andarsene. (Repubblica TV)