La Ferrari chiude il secondo trimestre del 2022 con diversi record

AlVolante ECONOMIA

STIME 2022 RIVISTE AL RIALZO - Nel corso del secondo trimestre tutte le aree geografiche in cui è presente la Ferrari hanno fornito un contributo positivo ai risultati finanziari.

La Ferrari, impegnata a fare i conti con una crisi di risultati in pista che non accenna a risolversi, si gode un secondo trimestre da record, rivedendo al rialzo le attese sui ricavi annuali per il 2022.

In Formula 1 arranca, tra alti e bassi, ormai da diversi anni. (AlVolante)

Ne parlano anche altri giornali

“Stiamo continuamente avanzando nel nostro viaggio per l’elettrificazione”, ha ribadito l’amministratore delegato Benedetto Vigna, Ferrari infatti è “ben posizionata per affrontare la transizione tecnologica" (SoldiOnline.it)

Una Ferrari che raggiunge traguardi superando le aspettative, secondo le stime di crescita, infatti, i ricavi sono molto vicini ai 5 miliardi di euro. “Ferrari prosegue una fase di forte crescita, con risultati trimestrali record in termini di ricavi, Ebitda ed Ebit. (F1inGenerale)

Ferrari continua una fase di forte crescita, con risultati trimestrali record in termini di ricavi, EBITDA ed EBIT. Anche l’assunzione netta di ordini ha raggiunto un nuovo livello record nel trimestre, ha commentato Benedetto Vigna, amministratore delegato di Ferrari. (Tom's Hardware Italia)

I ricavi netti sono aumentati del 24,9% a 1,291 miliardi, con le consegne salite del 28,7% a 3.455. Per il 2022 i ricavi sono attesi a 4,9 miliardi, mentre la precedente stima era di 4,8 miliardi. (QN Motori)

Gli Altri ricavi sono aumentati a 33 milioni (+78,4% o +68,5% a cambi costanti, un risultato riconducibile principalmente ad altre attività di supporto. Non si arresta la crescita di Ferrari che nel secondo trimestre 2022 ha consegnato 3.455 vetture, una crescita del 28,7% rispetto allo stesso periodo del 2021. (Industria Italiana)

Non delude sia l'EBITDA, in aumento del 15,5% a 446 milioni di euro, che l'EBIT che passa dai 265 milioni di euro del periodo aprile-giugno 2021 agli attuali 323 milioni di euro. Solo la rottura di questi supporti riporterebbe il titolo verso i minimi di giugno 2022 (Investire.biz)