Borsa, Wall Street chiude in rosso su panico Evergrande: Dj -1,78%

LaPresse ECONOMIA

A scatenare le vendite sono stati il panico per il futuro del colosso cinese Evergrande, l’ansia per l’imminente riunione del Fomc, il braccio di politica monetaria della Federal Reserve di Jerome Powell e la previsione che si auto-avvera ovvero la paura del mese di settembre, storicamente il peggior mese per l’azionario Usa

(LaPresse) – Chiusura in deciso calo per Wall Street, con l’indice Dow Jones che cede l’1,78% a 33.970,8 punti, lo S&P500 che arretra dell’1,7% a 4.357,65 punti e il Nasdaq che scivola del 2,19% a 14.713,9 punti. (LaPresse)

La notizia riportata su altre testate

Ma occorre essere sinceri: già masticati, deglutiti e quasi del tutto digeriti dal mercato. Sia perché ha concentrato su di sé le attenzioni mediatiche, sia perché oggi scadeva il termine di pagamento di alcuni coupon di Evergrande. (Money.it)

Dal fronte titoli di Stato, il clima di avversione al rischio ha fatto salire lo spread Btp-Bund del 3% a 103 punti base Milano ha poi risentito dello stacco del dividendo di due big del calibro di Eni (-4,82%) ed STMicroelectronics (-1,63%) e degli aggiornamenti relativi il comparto bancario. (LA NAZIONE)

A view of the logo of the Evergrande Group at Evergrande Center in Shanghai, China Wednesday, Jul. Per quanto gigantesca, Evergrande non sembra avere le caratteristiche per mettere in crisi da sola il sistema finanziario globale. (Domani)

Ping An ha denunciato di avere un'esposizione rispetto al settore immobiliare per 8,3 miliardi di euro.Il settore immobiliare è stato per molti anni uno dei motori della crescita cinese. (Tiscali.it)

Molti non potranno essere completati perché Evergrande soffre di una mancanza di finanziamenti. Le banche HSBC e Standard Chartered, ad esempio, si sono recentemente rifiutate di concedere credito a Evergrande per il completamento due progetti residenziali (Wall Street Italia)

Sinic Holdings Group (Shg), con sede a Shanghai, ha bloccato le contrattazioni sui suoi titoli a Hong Kong dopo aver assistito impotente a un tracollo dell’87%. Nei giorni scorsi, alcune delle più grandi società di gioco sul mercato di Hong Kong hanno perso circa 18 miliardi di dollari. (L'HuffPost)