Killer di Roma, video horror: come ha ucciso le prostitute

Liberoquotidiano.it INTERNO

Due video inchiodano Giandavide De Pau, l'omicida delle prostitute di Prati. È quanto emerge dall'ordinanza con la quale la gip di Roma, Mara Mattioli, ha convalidato il fermo e disposto la custodia cautelare in carcere per l'uomo accusato di aver ucciso a coltellate tre donne, lo scorso 17 novembre. I video sono stati registrati dallo stesso De Pau, con il suo cellulare: nel primo, di 14 minuti, l'uomo aziona la videocamera dello smartphone e riprende i rapporti sessuali avuti con le due cittadine cinesi, nell'appartamento di via Augusto Riboty. (Liberoquotidiano.it)

Ne parlano anche altre testate

– De Pau ha pianificato i tre omicidi prima di colpire? È la pista investigativa intrapresa in queste ore dagli inquirenti: nel caso fosse accertata la premeditazione, la posizione del presunto killer Giandavide De Pau – accusato di avere accoltellato le tre prostituire trovate morte in case nel quartiere Prati di Roma – la sia posizione cambierebbe di molto. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Non ha voluto risentire le urla strazianti delle due cinesi, che lui stesso ha registrato con il cellulare mentre le uccideva. (ilmessaggero.it)

Secondo l'accusa è la prova che sarebbe stato pienamente consapevole, tanto che il giudice per le indagini preliminari (che ha convalidato il fermo), nell'ordinanza lo descrive come un uomo con "una personalità violenta e priva di freni inibitori" (Sky Tg24 )

La Procura di Roma, dopo aver ottenuto la convalida del fermo da parte del gip, sta continuando a mettere in fila tutti gli elementi raccolti per valutare se ci possa essere un’eventuale premeditazione nei delitti. (Adnkronos)

ROMA (l'Adige)

L’abominio restituito in immagini frammentate e nelle voci terrorizzate di quelle scene immortalate nell’appartamento di via Roboty a Roma. – Ha ripreso col telefonino la mattanza delle due donne cinesi, il killer di Prati ha filmato tutto con il suo cellulare: l’orrore, i fiotti di sangue e le urla delle due vittime di una violenza senza pari. (QUOTIDIANO NAZIONALE)