Donne uccise a Roma: “De Pau era consapevole, mentre le copriva filmava con il cellulare”

Il Riformista INTERNO

È accusato di aver ucciso a coltellate tre donne, lo scorso 17 novembre nel quartiere Prati di Roma. Dall’ordinanza con cui il gip conferma la detenzione in carcere per Giandavide De Pau, 51 anni, emergono nuovi raccapriccianti dettagli: l’uomo avrebbe ripreso gli omicidi con il suo cellulare. Sarebbero proprio questi due filmati, uno di 14 minuti, l’altro di 42 a inchiodare l’uomo. I video sono stati registrati alle ore 10.23 e alle 10.38 del 17 novembre e “documentano – si legge nell’ordinanza della gip Mara Mattioli – in maniera incontrovertibile e raccapricciante” gli omicidi. (Il Riformista)

Su altri media

L’abominio restituito in immagini frammentate e nelle voci terrorizzate di quelle scene immortalate nell’appartamento di via Roboty a Roma. – Ha ripreso col telefonino la mattanza delle due donne cinesi, il killer di Prati ha filmato tutto con il suo cellulare: l’orrore, i fiotti di sangue e le urla delle due vittime di una violenza senza pari. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Verificare se i tre omicidi commessi da Giandavide De Pau siano stati "pianificati" e premeditati. E' questa la pista investigativa intrapresa in queste ore dagli inquirenti, coordinati dalla Procura di Roma (l'Adige)

Non ha voluto risentire le urla strazianti delle due cinesi, che lui stesso ha registrato con il cellulare mentre le uccideva. (ilmessaggero.it)

Giandavide De Pau , il presunto killer di Yang Yun Xiu, di Li Yan Rong e di Marta Castano Torres, sarebbe andato in discoteca dopo i tre omicidi. Secondo l'accusa, è la prova che sarebbe stato pienamente consapevole tanto che il giudice per le indagini preliminari (che ha convalidato il fermo), nell'ordinanza lo descrive come un uomo con "una personalità violenta e priva di freni inibitori". (Sky Tg24 )

La Procura di Roma, dopo aver ottenuto la convalida del fermo da parte del gip, sta continuando a mettere in fila tutti gli elementi raccolti per valutare se ci possa essere un’eventuale premeditazione nei delitti. (Adnkronos)

Questo anche perché il suo avvocato continua a sostenere la versione del blackout nella memoria dell’uomo, per alleggerire la sua posizione, elemento però che non convince la procura di Roma. (QUOTIDIANO NAZIONALE)