Dopo Unicredit - Mps occhi su Banco Bpm. Si accende la partita su Generali

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L'istituto nato dalla fusione fra il Banco Popolare e la Popolare di Milano (il primo merger bancario sotto l'egida della Bce) ieri ha sofferto in borsa, pagando la notizia dell'avvio delle trattative fra Unicredit e il Mef, che lo lascia in mezzo al guado.

Del Vecchio, poi, è anche il primo socio italiano di Unicredit, ma per ora non si è espresso sulla mossa di Orcel.

ra che l'acquisizione della maggior parte degli assets di Mps da parte di Unicredit è più vicina, gli occhi degli investitori sono puntati su Banco Bpm. (Yahoo Notizie)

Su altri giornali

Alla fine il quotidiano di Confindustria stima gli oneri complessivi per lo Stato con l’operazione Unicredit su Mps: una cifra che oscilla tra i 5 e i 10 miliardi di euro Gli addetti ai lavori iniziano a ipotizzare scenari e anche numeri. (Startmag Web magazine)

La priorità è di non liquidare il quarto polo bancario italiano, rendendo effettiva la perdita sugli investimenti erogati per il rilancio di MPS.I dipendenti di MPS, i soli cui va il merito della continuità della banca sul mercato, meritano rispetto. (SienaFree.it)

Nel progetto di vendita di Mps a Unicredit che sta preparando l’amministratore delegato di quest’ultima, Andrea Orcel, ci sarebbe infatti l’uscita di 5 o 6 mila dipendenti, tra pensionamenti e prepensionamenti. (Il Manifesto)

Così Giani ha risposto ai cronisti che gli chiedevano una valutazione sull'apertura della trattativa da parte di UniCredit per l'acquisto di un perimetro definito di Banca Mps. Tutto questo impone al Tesoro un'attenta valutazione rispetto all'ipotesi di una frettolosa cessione a Unicredit (La Repubblica Firenze.it)

"Solo nelle prossime settimane, al termine della due diligence, sarà possibile conoscere i dettagli di una potenziale acquisizione e rispondere alle domande che tutti ci stiamo facendo su caratteristiche e tempi della fusione" (LA NAZIONE)

Anche FI non nasconde il suo disappunto: “Forza Italia è il partito che a livello locale e nazionale per primo si è occupato di questo tema, anche quando nessuno osava parlarne. È indispensabile che il Parlamento venga coinvolto nelle sue sedi opportune”, dicono in una nota congiunta le presidenti dei gruppi Pd di Camera e Senato, Debora Serracchiani e Simona Malpezzi. (EOS Sistemi avanzati scrl)