Migliaia di esuberi, addio al marchio Cosa rischia il Monte con Unicredit

Corriere Fiorentino ECONOMIA

Ieri la Borsa ha festeggiato l’avvio delle trattative — sia Unicredit che Mps sono salite di oltre il 9% all’apertura dei mercati — mentre i sindacati si sono schierati contro l’ipotesi di restringere il perimetro da passare ad Unicredit alle sole attività commerciali.

Un’acquisizione che si realizzò dopo aver ricevuto il via libera dall’allora governatore della Banca d’Italia, Mario Draghi, e che fu l’inizio delle difficoltà per l’istituto senese. (Corriere Fiorentino)

La notizia riportata su altri media

La priorità è di non liquidare il quarto polo bancario italiano, rendendo effettiva la perdita sugli investimenti erogati per il rilancio di MPS.I dipendenti di MPS, i soli cui va il merito della continuità della banca sul mercato, meritano rispetto. (SienaFree.it)

Così Giani ha risposto ai cronisti che gli chiedevano una valutazione sull'apertura della trattativa da parte di UniCredit per l'acquisto di un perimetro definito di Banca Mps. E il tema è quanto delicato e suscettibile di alterare equilibri già assai precari: il futuro del Monte dei Paschi di Siena. (La Repubblica Firenze.it)

Del Vecchio, poi, è anche il primo socio italiano di Unicredit, ma per ora non si è espresso sulla mossa di Orcel. ra che l'acquisizione della maggior parte degli assets di Mps da parte di Unicredit è più vicina, gli occhi degli investitori sono puntati su Banco Bpm. (Yahoo Notizie)

Siena non è infatti solo sede del Monte Paschi, ma secondo molti la città è la banca stessa. Anche FI non nasconde il suo disappunto: “Forza Italia è il partito che a livello locale e nazionale per primo si è occupato di questo tema, anche quando nessuno osava parlarne. (EOS Sistemi avanzati scrl)

"Solo nelle prossime settimane, al termine della due diligence, sarà possibile conoscere i dettagli di una potenziale acquisizione e rispondere alle domande che tutti ci stiamo facendo su caratteristiche e tempi della fusione" (LA NAZIONE)

La prima critica di spessore sui colloqui avviati da UniCredit con il Ministero dell’economia per acquisire una parte del Monte dei Paschi di Siena (Mps), probabilmente solo la rete commerciale della banca e senza il fardello dei crediti deteriorati (Npl), è quella sui rischi dello spezzatino e i loro effetti sull’occupazione. (Il Manifesto)