Cuba, l’incendio del deposito di petrolio colpito da un fulmine è indomabile

Corriere TV ESTERI

Il bilancio è di 121 feriti, 17 vigili del fuoco dispersi e un corpo ritrovato ma non identificato. (LaPresse) Si aggrava il bilancio dell'incendio scoppiato in un deposito di petrolio a Cuba, a Matanzas: 121 persone sono state ferite dalle quattro esplosioni e dalle fiamme e 17 vigili del fuoco sono dispersi.

Un corpo non identificato è stato ritrovato nella tarda serata di sabato 6 agosto, secondo quanto riportano le autorità. (Corriere TV)

La notizia riportata su altre testate

Secondo quanto riferito dalle autorità cubane a far esplodere il deposito sarebbe stato un fulmine che secondo il giornale del regime cubano Granma «avrebbe causato un guasto nel sistema del parafulmine che non ha resistito alla potenza della scarica elettrica». (Panorama)

Il bilancio al momento resta di un morto accertato, un vigile del fuoco di sessant' anni, mentre altri 16 pompieri sono al momento dispersi. Non è ancora sotto controllo l'enorme incendio scoppiato lo scorso 5 agosto in un deposito di carburante a Cuba, vicino alla località di Matanzas (RSI.ch Informazione)

Il bilancio al momento resta di un morto accertato, un vigile del fuoco di 60 anni, mentre altri 16 restano dispersi. Ieri sulla zona sono intervenuti diversi elicotteri ma non sono riusciti ad avere ragione delle fiamme, mentre l'incendio ha abbattuto ben tre serbatoi di carburante. (La Sicilia)

Cinque feriti sono in condizioni critiche, tre in gravissime condizioni e 28 gravemente feriti, secondo un ultimo rapporto comunicato sull’account Twitter della presidenza. Tra i feriti il ministro dell’Energia. (Corriere della Calabria)

Quando però accade una 'calamità' centrale nella storia si fa sommergere da qualcosa di più grande di lui". di Francesca Pierleoni - ROMA, 08 AGO - Il Po è stato "molto raccontato tanti anni fa e poi è come sparito dall'immaginario. (Alto Adige)

Il rischio di propagazione dell'incendio resta elevato e fin da ieri accanto ai soccorritori locali si sono affiancate squadre di specialisti provenienti dal Messico e dal Venezuela. Il presidente cubano Miguel Diaz-Canel ha anche ringraziato per l’offerta di aiuti a vario titolo ricevuti da Stati Uniti, Russia e dai Paesi limitrofi (Vatican News - Italiano)