La Cassazione conferma l’ergastolo al terrorista comunista pluriomicida Cesare Battisti

Il Primato Nazionale ESTERI

Ma Battisti si trovava in Bolivia (dove c’è l’ergastolo) al momento della cattura nel gennaio di quest’anno.

I giudici avevano respinto la richiesta di commutare la pena in 30 anni di reclusione sulla base degli accordi bilaterali tra Italia e Brasile, Paese in cui si era rifugiato e dove non è previsto il carcere a vita.

La prima sezione penale della Corte di Cassazione, dopo una camera di consiglio svolta oggi, ha dichiarato inammissibile il ricorso presentato dalla difesa del terrorista comunista pluriomicida contro l’ordinanza con cui, il 17 maggio scorso, la Corte di Assise di appello di Milano aveva negato la commutazione della pena dell’ergastolo in quella di trent’anni di reclusione. (Il Primato Nazionale)

La notizia riportata su altre testate

La Corte di Cassazione stamattina si è quindi pronunciata ritenendo corretta la decisione presa a primavera dalla Corte di assise di appello milanese. Battisti si era sempre dichiarato innocente e mai fino a oggi aveva rivolto un pensiero ai famigliari delle vittime. (Il Friuli)

Battisti è stato fermato il 12 gennaio a Santa Cruz de la Sierra, in Bolivia, e consegnato la mattina dopo alla polizia italiana per essere poi trasferito a Ciampino e infine in carcere in Sardegna, senza passare dal Brasile (Ticinonews.ch)

La Corte di Cassazione ha ritenuto corretta la decisione del Corte di assise di appello». Lo ha deciso la Cassazione che ha dichiarato oggi inammissibile il ricorso proposto dall'ex terrorista contro l'ordinanza con cui, il 17 maggio scorso, la Corte di assise di appello di Milano aveva negato la commutazione della pena dell'ergastolo in quella di trent'anni di reclusione. (Il Mattino)

Le questioni sollevate con il ricorso, respinto, “concernevano – sottolinea la Suprema Corte – la persistente efficacia dell’accordo di commutazione della pena stipulato tra le Autorità italiane e brasiliane, in vista dell’estradizione dal Brasile, poi non avvenuta, nonché la legittimità della procedura culminata nell’espulsione del condannato dalla Bolivia”. (Lunanotizie)

La Corte d’Assise d’Appello di Milano ha stabilito anche che la pena nel suo caso non è ostativa alla richiesta di benefici. L’ex terrorista dei Pac è stato condannato per quattro omicidi commessi alla fine degli anni ’70 e arrestato dopo 37 anni di latitanza lo scorso gennaio in Bolivia per poi essere estradato in Italia (Open)

Le questioni sollevate con il ricorso dalla difesa riguardavano la persistenza dell'efficacia dell'accordo di commutazione della pena che era stato stipulato tra le Autorita' italiane e brasiliane, in vista dell'estradizione dal Brasile (ma Battisti alla fine venne consegnato all'Italia dalla Bolivia) nonché la legittimità della procedura culminata nell'espulsione del condannato dalla Bolivia. (QUOTIDIANO.NET)