Codogno, la volontaria della Croce Rossa ringrazia Mattarella e si commuove: “Ho vissuto la malattia…

Il Fatto Quotidiano INTERNO

Ho fatto fino 21 iniezioni al giorno, 16-17 persone tutti i giorni per un periodo lungo e non ho ancora finito.

Adesso “questa visibilità mi imbarazza, lascio agli altri la presenze” racconta anche se ammette: “senz’altro mi farebbe piacere un invito” al Quirinale.

Non erano numeri ma storie di persone, ammalati che in casa erano sole e cercavano un perché”.

Mi ha nominato due volte, vuol dire che anche lui ha capito che era un volontariato”. (Il Fatto Quotidiano)

Se ne è parlato anche su altre testate

Devi attivare javascript per riprodurre il video. Oggi siamo qui per rendere omaggio a loro, ma anche per non dimenticare tutti coloro che hanno perso la vita durante la pandemia. (IlPiacenza)

Giovanna in questi mesi si è impegnata molto per il paese finito al centro dell'epidemia di coronavirus, aiutando come volontaria chi aveva più bisogno. (MATTARELLA IN VISITA A CODOGNO - ). Giovanna: “Ho vissuto la storia di queste persone ammalate”. (Sky Tg24 )

“Nella prima fase dell’emergenza, voi Prefetti siete stati fortemente impegnati a garantire da un lato l’attuazione delle misure di contenimento del contagio, dall’altro la continuità delle filiere produttive e dei servizi essenziali nonché, più in generale, la tenuta sociale ed economica dei territori. (Ravennawebtv.it)

Don Fabio Stevenazzi del direttivo della Comunità pastorale San Cristoforo di Gallarate (VA) è tornato a fare il medico presso l’Ospedale di Busto Arsizio. Si è presentato alla Croce Rossa di Torino con uno stock di mille mascherine acquistate di tasca sua. (Avvenire)

- Greta Stella, fotografa professionista, volontaria presso la Croce Rossa di Loano (Savona), ha realizzato un racconto fotografico dell'attività quotidiana dei volontari. - Don Fabio Stevenazzi del direttivo della Comunità pastorale San Cristoforo di Gallarate (VA) è tornato a fare il medico presso l'Ospedale di Busto Arsizio. (Il Mattino di Padova)

Aveva poi spiegato che "sono fatte di un materiale sterilizzabile come ai vecchi tempi". In piena emergenza ha lavorato un'intera notte per cucire mille mascherine e regalarle a chi ne aveva bisogno. (La Repubblica)