Il pentito catanese Avola ricostruisce la strage Borsellino. Ma il procuratore Paci: è inattendibile

La Sicilia INTERNO

Lo ha detto l’ex killer Maurizio Avola intervistato da Michele Santoro nello speciale di Mentana sulla mafia su La7.

«Le parole di Maurizio Avola?

"Borsellino scende dalla macchina e lascia lo sportello aperto - dice Avola - Io mi fermo, mi giro e lo guardo, mi accendo una sigaretta.

"Io posso dire che c'ero e sono uno degli esecutori materiale della strage di via D’Amelio.

Inattendibile. Secondo il Procuratore facente funzione di Caltanissetta Gabriele Paci, l’ex killer di Cosa nostra Maurizio Avola "non è attendibile" nella ricostruzione fatta sulla strage di via D’Amelio nel corso dell’intervista. (La Sicilia)

Ne parlano anche altre fonti

E' la denuncia di Fiammetta Borsellino intervenuta questa sera allo speciale Mafia di Mentana su La7. Elementi che dovevano dare adito a sviluppi investigativi, soprattutto nei primi dieci anni, che sono cruciali ma volutamente si è guardato altrove" (LiberoQuotidiano.it)

Non solo Riina fu irremovibile, ma Avola racconta che Santapaola venne addirittura ”filato” da Riina, cioè messo sotto controllo. Ora ci racconta che si trovava nel buco nero di via D’Amelio, lo fa nel libro con Michele Santoro edito da Marsilio: dobbiamo credergli? (Il Fatto Quotidiano)

– Non ci sono riscontri, anzi clamorose smentite al racconto del killer catanese pentito Maurizio Avola sulla strage di via D’Amelio. E sono racconti su cui il procuratore aggiunto Gabriele Paci (al momento alla guida della Procura di Caltanissetta che a fatica sta riscrivendo la storia di via D’Amelio) stende un velo pietoso. (Livesicilia.it)

A parlare di Via d’Amelio e del delitto Ciaccio Montalto è stato l’ex killer catanese Maurizio Avola, il sicario che uccise anche il giornalista Pippo Fava. (Alqamah)

L'ex killer di Cosa nostra Maurizio Avola "non è attendibile" nella ricostruzione fatta sulla strage di via D'Amelio nel corso dell'intervista andata in onda ieri nello speciale sulla mafia di Mentana su La 7. (CataniaToday)

Il killer si descriveva come un soldato nella guerra della mafia, gli anni delle stragi “Sono l’ultima persona che ha visto lo sguardo di Paolo Borsellino, prima di dare il segnale per fare quella maledetta esplosione”, ha confidato il pentito al giornalista. (Il Riformista)