Tre giornaliste della tv iraniana si scusano per "anni di bugie"

AGI - Agenzia Italia ESTERI

Altre due giornaliste secondo il Guardian hanno fatto la stessa scelta.

"È stato molto duro per me credere all'uccisione di nostri connazionali, perdonatemi per averlo saputo tardi", si leggeva nel post che sembra sia stato poi rimosso.

Gelare Jabbari / Instagram. Gelare Jabbari. . Almeno tre giornaliste della tv pubblica iraniana si sono dimesse, scusandosi con il pubblico per "aver raccontato bugie per anni". (AGI - Agenzia Italia)

Su altri giornali

Una collega, Zahra Khatami ha prima ringraziato «grazie per avermi accettata come anchor fino a oggi», poi l’addio: «Non tornerò mai più in tv. Poi, per giorni, hanno continuato a ripetere che l’aereo ucraino partito da Teheran era precipitato per problemi tecnici. (Corriere del Ticino)

Ignari del fatto che la credibilità di questi media e della maggior parte dei media nazionali era svanita da tempo". L'Iran è al 170° posto nell'indice di libertà di stampa mondiale su 180 paesi. (Yahoo Notizie)

Comunque da Vladivostok, in Russia, dove sta arbitrando altre partite, la donna ha affermato di essere contraria all'imposizione dell'abbigliamento islamico. Zahra Khatami ha prima ringraziato per averla "seguita fino ad oggi", e poi ha detto addio: "Non tornerò mai più in Tv. (Avvenire)

Nascondere la verità e diffondere bugie traumatizza l’opinione pubblica. C’è però in quel «Scusatemi, ho mentito per 13 anni» tutta la forza di un messaggio dirompente che ribalta improvvisamente la realtà e deve essere stato un sollievo, per i molti critici contro il governo, accorgersi che ciò che credevano vero fosse vero nonostante le bugie di governo è una liberazione politica e sociale. (left)

Annuncio che dopo 21 anni di lavoro in radio e Tv non posso continuare a lavorare nei media. Non posso”. (Icona News)

La sua collega Saba Rad, ha fatto altrettanto: “Annuncio che dopo 21 anni di lavoro in radio e tv non posso continuare a lavorare nei media“. Intanto la Associazione dei Giornalisti Iraniani di base a Teheran – aggiunge il quotidiano britannico – ha diffuso un comunicato in cui sottolinea come il paese stia assistendo al “funerale della fiducia pubblica” che sta danneggiando la già traballante reputazione dei media ufficiali in Iran. (Il Fatto Quotidiano)