Nucleare iraniano, Rouhani: "USA non sono stati in grado di cogliere occasione d'oro"

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Gli americani non sono stati in grado di capirlo e non sono riusciti a cogliere questa opportunità d'oro", ha affermato il presidente iraniano, riferendosi al potenziale ritorno degli Stati Uniti.

Il capo di stato iraniano ha quindi sottolineato che Washington continua a mostrare una "mancanza di conoscenza" in materia di Iran e ha ribadito che finora Teheran è stata l'unica parte in causa a farsi carico dell'onere dell'accordo. (Sputnik Italia)

Ne parlano anche altre testate

Nessun americano è stato detenuto tanto a lungo in Iran come Siamak, dicono i suoi legali. Da duemila giorni sono in carcere in Iran: Siamak arrestato nel 2015 con l’accusa di “collusione con un Paese nemico”, e condannato a 10 anni di carcere. (la Repubblica)

Secondo alcuni analisti sul cambio di strategia degli Stati Uniti ha pesato l'avvicinamento cinese all'Iran, dopo la recente firma di un accordo di cooperazione per 25 anni tra Pechino e Teheran Martedì prossimo a Vienna, una delegazione dell’amministrazione Usa parteciperà ai colloqui, in presenza, di tutti i Paesi firmatari. (Vatican News)

E gli Stati Uniti sanno che, per conformarsi nuovamente, dovranno revocare le sanzioni non coerenti con l'accordo raggiunto con l'Iran e gli altri paesi coinvolti nell'accordo nucleare”, ha dichiarato. (L'AntiDiplomatico)

Il «pieno ritorno degli Stati Uniti», fa sapere un comunicato congiunto al termine della riunione, è una prospettiva «accolta» dai Paesi rimasti nel Jcpoa. (Avvenire)

Il vice di Zarif, Abbas Araqchi, ha poi confermato che la delegazione di Teheran non comunicherà con i suoi colleghi americani "su nessun livello". L'Iran ha deciso di ridimensionare gradualmente i propri impegni nel 2019, un anno dopo che gli Stati Uniti si sono ritirati dall'accordo sul nucleare e hanno iniziato a imporre sanzioni a Teheran. (Sputnik Italia)

Al momento si tratta di colloqui indiretti, ma la prossima settimana, a Vienna, i due Paesi negozieranno tramite intermediari che cercheranno di riportarli entrambi alla conformità con l’accordo nucleare del 2015. (Il Manifesto)