Vaccini, inchiesta ‘furbetti’ a Biella: 60 avvisi di garanzia

LaPresse INTERNO

(LaPresse) – Una sessantina di avvisi di garanzia a Biella per l’inchiesta sui ‘furbetti del vaccino’.

Ne dà notizia ‘La Stampa’, secondo cui si tratta di un terremoto ai vertici dell’Asl della città piemontese.

Fra questi, sono inclusi nomi importanti della città

Fra gli indagati, stando a quanto riporta il quotidiano, ci sono il commissario Diego Poggio, il direttore sanitario Francesco D’Aloia e quello amministrativo Carla Becchi. (LaPresse)

Ne parlano anche altri giornali

Per poter essere vaccinati i cittadini dovranno presentare un documento d’identità, la tessera sanitaria e l’attestazione della registrazione effettuata sul portale regionale. (Prima Como)

Per poter essere vaccinati i cittadini dovranno presentare un documento d'identità, la tessera sanitaria e l'attestazione della registrazione effettuata sul portale regionale. Poiché in tutte le giornate fino all'11 aprile sono già stati programmati appuntamenti, non si possono escludere possibili attese e pertanto si invita alla massima collaborazione (QuiComo)

Inizia così un comunicato di Dario Iaia, sindaco di Sava e coordinatore provincia di Fratelli d’Italia. Ora, apprendiamo che in un comune della nostra provincia, alcune categorie di dipendenti comunali, e non mi riferisco ovviamente alla Polizia Locale, sono stati vaccinate. (ManduriaOggi)

E' stato siglato, il 6 aprile scorso, il Protocollo nazionale per la realizzazione dei piani aziendali finalizzati all’attivazione di punti straordinari di vaccinazione anti SARS-CoV-2/Covid-19 nei luoghi di lavoro. (Ipsoa)

Protagonista la Società della Cura, rete nazionale di recente costituzione a cui hanno aderito diverse associazioni e cittadini astigiani. E’ in programma sabato 10 aprile, dalle 10.30 alle 12, il presidio per difendere la sanità pubblica e chiedere lo stop ai brevetti sui vaccini. (La Nuova Provincia - Asti)

Tra questi qualche dirigente, avvocati e commercialisti, ma anche il commissario dell’Asl Diego Poggio, il direttore sanitario e quello amministrativo. A inizio gennaio, quando la campagna riguardava soltanto i sanitari e gli ospiti delle Rsa, avrebbero saltato la fila per farsi vaccinare. (Il Fatto Quotidiano)