Gli Stati Uniti mettono nel mirino le banche cinesi per tentare di salvare Kiev dalla sconfitta

Gli Stati Uniti mettono nel mirino le banche cinesi per tentare di salvare Kiev dalla sconfitta
Il Fatto Quotidiano ESTERI

Secondo quanto scrive il quotidiano statunitense Wall Street Journal, gli Stati Uniti stanno valutando la possibilità di sanzionare le banche cinesi allo scopo di aumentare le pressioni su Pechino affinché smetta di sostenere la produzione militare della Russia. Il giornale cita fonti, secondo le quali Washington valuta di tagliare fuori dal sistema finanziario globale alcune banche cinesi, ricorrendo a un potente strumento di coercizione. (Il Fatto Quotidiano)

La notizia riportata su altri giornali

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Adesso non può che essere la volta della Cina. La civiltà del hamburger, l’abbiamo capito, sanziona democraticamente tutti quegli Stati che per una ragione o per un’altra si rifiutano di genuflettersi alla libido dominante del leviatano talassocratico a stelle e strisce. (Radio Radio)

Milano, 24 apr. - Antony Blinken è arrivato in Cina per la sua seconda visita in meno di un anno. Il segretario di Stato americano ha come missione di aumentare la pressione su Pechino su questioni sul suo sostegno alla Russia nella guerra con l'Ucrain. (Il Sole 24 ORE)

Gli USA minacciano la Cina perché vicina alla Russia, ma la civiltà del dollaro è ormai al tramonto

E' quanto ha detto il portavoce del ministero degli Esteri Wang Wenbin, nell'imminenza della visita del segretario di Stato americano Antony Blinken. . (Il Messaggero Veneto)

Una nuova dimostrazione è attesa dalla missione a Pechino di Antony Blinken (24-26 aprile). Theodore Roosevelt, presidente degli Stati Uniti dal 1901 al 1909, amava ripetere: «Parla a bassa voce e portati un grosso bastone, andrai lontano». (Corriere della Sera)

– “La Russia non è solo una minaccia all'Ucraina ma lo resterà anche per altri Paesi europei e la Cina non può avere un piede in due scarpe, non può avere rapporti amichevoli coi Paesi europei e contemporaneamente alimentare la più grande minaccia alla sicurezza europea dalla Guerra fredda”. (QUOTIDIANO NAZIONALE)