Roberto Angelini torna a 'Propaganda Live': polemica sui social

Una presenza che fa discutere i social, con i fan della trasmissione che si dividono e l'hashtag #angelini stabile nei trend di Twitter.

Se Angelini ha deciso, in sua coscienza, di tornare, è giusto che la trasmissione per cui lavora gli abbia aperto la porta

"Angelini che torna a Propaganda Live dopo appena una settimana fa capire che non siete diversi dagli altri, tante chiacchiere e pochi fatti", si legge in un altro post. (Tiscali.it)

Ne parlano anche altri giornali

Il brano è accompagnato da un video girato a Londra e celebra il rito collettivo del calcio e il ritorno alla vita del post pandemia in un continente vaccinato, "dalle strade di Dublino a Notre Dame", come canta il leader della band irlandese nel pezzo dal sound pop ma con la chitarra marchio di fabbrica del gruppo irlandese e una spruzzata di dance, assicurata dal dj e produttore olandese. (La7)

“La pausa di Roberto Angelini è durata 15 giorni Per l’ultima puntata era seduto al suo tradizionale posto, con in braccio la chitarra tirata fuori dalla custodia. (L'HuffPost)

Spero vivamente che ci siano delle scuse: tipo che è tutto risolto con la lavoratrice”, ha scritto un altro utente. “Vi ho difeso per tutto, ma far ritornare #angelini, per me è sbagliato. (Il Fatto Quotidiano)

Ma il cantautore romano è tornato sul palco di Propaganda Live per l’ultima puntata della stagione. «Non è Zoro che deve fare giustizia su Angelini, ma chi di competenza nelle giuste sedi – scrive un’altra utente ancora - (Open)

Il brano è accompagnato da un video girato a Londra e celebra il rito collettivo del calcio e il ritorno alla vita del post pandemia in un continente vaccinato, "dalle strade di Dublino a Notre Dame", come canta il leader della band irlandese nel pezzo dal sound pop ma con la chitarra marchio di fabbrica del gruppo irlandese e una spruzzata di dance, assicurata dal dj e produttore olandese. (La7)

Un bilanciamento mantenuto in modo credibile anche nei mesi più bui della pandemia: quando altri si buttavano sui virologi, «Propaganda» ha saputo occuparsi di virus senza però mai rinunciare a uno sguardo più ampio sul mondo (per esempio sulle vicende di Regeni e Zaki) e soprattutto sul microcosmo dei social italiani, con tutte le sue ossessioni e le narcisistiche manie Quest’anno non deve essere stato facile. (Corriere della Sera)