Senza l'alleanza 16 seggi in meno al centrosinistra

la Repubblica INTERNO

Senza il patto con Azione di Carlo Calenda e +Europa di Emma Bonino, il centrosinistra perderebbe di certo altri 16 collegi nell'uninominale, consentendo così allo schieramento avversario di Meloni-Salvini e Berlusconi di superare i 120 seggi al Senato e i 250 alla Camera, praticamente di arrivare a un passo da quella maggioranza dei due terzi, che serve per cambiare la Costituzione senza colpo ferire

(la Repubblica)

La notizia riportata su altri giornali

Bisogna capire quanto possa Calenda sottrarre essenzialmente a Fi, perché inconsistente appare il suo richiamo verso il restante centro-destra, cespugli compresi (questi, per la loro scarsa presa elettorale). (Italia Oggi)

Collegi che però in grande maggioranza non andrebbero al fronte di sinistra composto da pentastellati, Verdi e Sinistra Italiana, bensì al centrodestra. Senza Calenda il centrosinistra avrebbe perso sedici collegi, a fronte dei quattordici che perderebbe senza Bonelli e Fratoianni (ilGiornale.it)

E cioè ad imporre il Partito democratico come prima formazione politica a discapito di Fratelli d’Italia e, soprattutto, ad impedire che il centrodestra ottenga la maggioranza assoluta sia a Montecitorio che a palazzo Madama. (ilmattino.it)

La base di partenza sono i 16 collegi (12 alla Camera e 4 al Senato) portati “in dote” da Calenda. E quindi oggi le stime vengono elaborate «solo sommando» le circoscrizioni. (ilmessaggero.it)

Il classico partito scissionista, dai tempi di Rifondazione fino a giungere agli attuali Sinistra Italiana ed Articolo Uno, poi, smette quasi immediatamente di essere scissionista. L’impero partitico del Nazareno. (Il Primato Nazionale)

Toglierebbe voti ai progressisti, questo terzo polo? Per poi finire ad affondare in uno dei due blocchi, quello per di più abitato da neo comunisti, post grillini, ecologisti radicali, vetero socialisti e forse magari, vedi un po', pure i contiani ripescati? (ilGiornale.it)