Venezia: Leone d'oro al francese "L'Evenement" di Audrey Diwan. A Sorrentino il "Gran premio d

Frammartino: "Grazie alla Calabria" Michelangelo Frammartino, Premio speciale della giuria Michelangelo Frammartino, Premio speciale della giuria Un frame de “Il buco“. Ma non solo loro, perché anche il Leone d’argento - Gran premio speciale della giuria Paolo Sorrentino con È STATA LA MANO DI DIO si è lasciato andare all’emozione.

La Coppa Volpi maschile è andata all’attore filippino John Arcilla per ON THE JOB: THE MISSING 8 di Erik Matti

Frammartino: "Grazie alla Calabria" Michelangelo Frammartino, Premio speciale della giuria Michelangelo Frammartino, Premio speciale della giuria Un frame de “Il buco“. (Gazzetta del Sud)

Su altre fonti

Anche È stata la mano di Dio, il film di Sorrentino, cerca di rispondere a questa istanza, appellandosi a una frase paradossale. È stata la mano di Dio, però, non è un film autobiografico (e basta), e nemmeno è un film su Maradona. (doppiozero)

Molti calciatori della Juventus sono abituati a vincere sempre, ma devono capire che bisogna essere uomini prima che calciatori Anche un anno fa, Wojciech Szczęsny ha iniziato a commettere errori decisivi. (napolipiu.com – Calcio Napoli Notizie)

È una specie di caverna che accoglie tutto, mastica tutto e ritira fuori in maniera molto recitata. Toni Servillo è una figura paterna». Su Repubblica un’intervista a Paolo Sorrentino. (IlNapolista)

Il regista è scoppiato in lacrime durante il discorso di premiazione. Sorrentino si commuove sul palco di Venezia 78: il video. Nel suo discorso, spazio anche per ringraziare Diego Armando Maradona, ispirazione poetica del film: “Che ci crediate o no questo è il più grande premio, ottenere che Maradona vi ringrazi“. (Thesocialpost.it)

Nei suoi ringraziamenti come sempre il Pibe de oro, a cui come ha raccontato in alcune interviste deve la vita, i produttori di oggi e quello del passato. Ieri avendo tra le mani il Leone d’argento, premio della Giuria, per il suo film È stata la mano di Dio, il regista napoletano ha pianto dopo il lunghissimo applauso della platea di colleghi artisti. (Il Fatto Quotidiano)

Già, perché alla fine si torna sempre lì, all’altare di “san” Maradona, che Sorrentino ringrazia più di San Gennaro (peraltro citato in incipit del film.) e ad ogni piè sospinto, compreso nel momento più dorato della sua carriera quando vinse l’Oscar per La Grande Bellezza. (Il Fatto Quotidiano)